Cronaca

Orrore nel salernitano: «Vieni a vedere i gattini» e abusano della 15enne

ANGRI. Avrebbero abusato sessualmente e più volte di una ragazza minorenne, fingendosi conoscenti della famiglia e sfruttando la circostanza di abitare a pochi metri da casa sua, La vittima presunta è una ragazzina di 15 anni, divenuta oggetto del desiderio di due uomini dal 2012 al 2015. Sono i periodi di tempo inquadrati dalla Procura di Nocera Inferiore, che attraverso il sostituto procuratore Valeria Vinci sta conducendo un’attività investigativa accorta e delicata, con una richiesta di incidente probatorio avanzata al gip per cristallizzare le accuse verso due persone iscritte nel registro degli indagati.

Come racconta il quotidiano Il Mattino, sono due uomini, di 69 e 80 anni, che in periodi diversi avrebbero approfittato della minore, nata in Bulgaria ma residente ad Angri ed oggi, in una comunità protetta. Sarebbero state proprio le confidenze della piccola, raccolte poi da un parente, a far scattare le indagini dei carabinieri. Per contestare le accuse di violenza sessuale su minore la procura si è avvalsa di una psicologa, che ha ritenuto al momento fondati i racconti della piccola. In entrambi i casi, la minore sarebbe stata violentata con l’inganno da quelle due persone che vivevano poco distanti da casa sua.

Il primo uomo, di 69 anni, si sarebbe mostrato gentile con la piccola, attirandola nella cantina della sua abitazione per farle vedere dei gattini. La bimba era in casa della zia in quel periodo, che la Procura inquadra tra il gennaio 2014 e luglio 2015. Dopo averla condotta in quel luogo preciso, l’avrebbe spogliata e costretta con la forza a subire un rapporto sessuale. La piccola avrebbe provato più volte a divincolarsi, minacciando inutilmente di raccontare tutto ai carabinieri. La fuga sarebbe risultata impossibile, avendo l’uomo chiuso a chiave la porta della cantina.

Ma altre volte, invece, il 69enne l’avrebbe semplicemente costretta con violenza, afferrandola per il polso, per subire quel tipo di abusi. Nel periodo attenzionato, la ragazza aveva 13 anni. Le accuse per l’altro uomo invece, un anziano di 80 anni, vengono contestate in un periodo differente e precedente. E cioè, quando la piccola di anni ne aveva 11.

In quel caso, l’anziano si sarebbe finto un amico del padre della piccola, che era deceduto tempo prima, andandola a prendere all’esterno di una chiesa per poi condurla nella propria automobile. Da lì, il viaggio verso un luogo isolato, dove anche stavolta la vittima avrebbe subito una violenza di tipo sessuale. E in più occasioni. L’attività d’indagine è appena agli inizi.

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