Cronaca

Ospedale di Vallo, arrivano i Nas ed interviene il ministro Lorenzin

VALLO DELLA LUCANIA. Ora la vicenda dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania rischia di diventare un vero e proprio caos.

Dopo il video choc su un presunto caso di mala sanità pubblicato su Facebook dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni, il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha inviato i Nas all’ospedale “San Luca” e all’Asl di Salerno.



Anche il governo vuole vederci chiaro sulla vicenda.

Non sono bastate le smentite della direzione dell’ospedale “San Luca”, che aveva immediatamente replicato a Borrelli. Il direttore sanitario Adriano De Vita ha anche presentato un esposto in Procura per diffamazione nei confronti del consigliere regionale.

Nel video pubblicato si vede un anziano a terra “con un femore rotto” e Borrelli accusa l’ospedale di non avergli prestato soccorso. Successivamente, dall’ospedale hanno fatto sapere che il paziente era affetto da una lombosciatalgia ed era ribelle al trattamento.

La Uil con il segretario provinciale Biagio Tomasco si è già attivata chiedendo le dimissioni del consigliere regionale Borrelli nonché membro della Commissione Sanità della Regione in quanto «proprio nella sua veste di controllore avrebbe dovuto un attimino prendere in considerazione la notizia e verificarla al contrario».

Dopo l’arrivo dei Nas, fa sapere infocilento, è stato predisposto un esposto alla Procura di Vallo affinché verifichi se vi sono le condizioni per la diffamazione a mezzo stampa e mezzi audiovisivi. Inoltre la Uil ha avviato una raccolta di firme telematica per la salvaguardia del buon nome e dell’andamento dell’ospedale San Luca.


Anche il sindaco di Vallo della Lucani, Antonio Aloia, ha replicato al consigliere regionale Borrelli

«Ancora una volta ci vediamo costretti a rispondere ai continui attacchi che il Nostro Ospedale subisce, talvolta anche da coloro che dovrebbero tutelarne la funzione – ha affermato il sindaco di Aloia – Montare, come è accaduto, un caso di malasanità su fatti inesistenti è certamente un fatto da censurare e condannare. Rimaniamo sbigottiti non dall’episodio, creato artificiosamente da qualche improbo speculatore, ma dal rilievo mediatico attribuito addirittura da quotidiani nazionali.

Ma ancor più degna di disprezzo appare l’abietta strumentalizzazione delle immagini per gettare fango su di una Istituzione Sanitaria che, mai come in questo momento, è bisognosa del sostegno di tutti per il suo rilancio e potenziamento, a tutela del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini di un intero territorio.

Si è cercato, invano, di gettare fango sull’operato dei tanti operatori sanitari che quotidianamente svolgono il proprio dovere.

Si è cercato, invano, di denigrare la credibilità di un reparto come quello di Ortopedia che rappresenta un polo di eccellenza per il nostro Ospedale

Non escludiamo il ricorso ad azioni giudiziarie a tutela del buon nome della nostra Città e del nostro Ospedale».


 

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