Cronaca

Ospedale di Eboli, personale non basta. Sparano: «non si può più andare avanti»

EBOLI. Poco organico, si ripresentano i soliti problemi al Maria Santissima Addolorata di Eboli, in particolare nel reparto di ortopedia e nel centro trasfusionale, due eccellenze del nosocomio ebolitano, dove la mancanza di personale potrebbe mettere a rischio la funzionalità di entrambi. L’allarme chiusura permane dopo un anno nonostante gli sforzi e le richieste dei sindacati che aspettano un potenziamento di organico.

Un nuovo avvertimento arriva dal segretario della Uil Vito Sparano: «sono ormai a rischio di chiusura l’ortopedia e il centro trasfusionale dell’ospedale ebolitano – spiega -. A ortopedia, infatti, an­dranno in pensione tre unità e intanto non c’è un primario, ma un reggente, il dottore Ge­rardo Patrone. L’emer­genza continua, nonostante gli sforzi del personale. Al centro trasfusionale sono due medici e c’è un solo tecnico, so­no in pensione un medico e due infermieri: come si deve an­dare avanti con questi numeri?».

Il reparto di ortopedia, all’interno del nuovo piano ospedaliero, è stato inoltre declassato a struttura semplice. Per “giustificare” tale scelta nel dispositivo sono stati previsti più posti letto nei vari reparti ma, secondo Sparano «sono solo chiacchiere, nei fatti nulla di concreto».

Nel frattempo l’attesa per il nuovo personale sembra non giungere mai ad una fine: ben 12 mesi ed ancora nessuna iniezione di nuovo organico. «Abbiamo lanciato l’allarme da tempo, ma quando arrivano i medici orto­pedici? È un anno oramai che hanno detto: ora li mandiamo».

La situazione non si limita solo ad ortopedia ed al centro trasfusionale, ma si tratta di un problema che affligge tutti i reparti. «Ci sono tempi tecnici e aspet­tiamo – conclude Sparano – ma a pagare sono sem­pre e solo i degenti», conclude Sparano.

(fonte La Città)

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