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Ospedale di Nocera, «Non vogliamo Carandente»

NOCERA INFERIORE. Ha sollevato numerose proteste la decisione di trasferire l’ex primario Michele Carandente dal “Cardarelli” di Napoli all’“Umberto I” di Nocera, la cui pianta organica è completa. La necessità di personale si farebbe sentire, invece, al “San Luca” di Vallo della Lucania, dove la presenza dell’ex primario sarebbe fondamentale. È presto polemica: lettere ai vertici ospedalieri e aziendali, ai sindacati, segnalazione alle tre Procure, contattati onorevoli del Pd e dell’ex Pdl per preparare un’interrogazione parlamentare. Inoltre, a Vallo sono state bloccate le disponibilità a svolgere turni, rischiando di rallentare l’attività sanitaria, e gli stessi medici non escludono la possibilità di far scattare ferie e permessi. Il “San Luca”, infatti, è costretto a ricorrere a prestazioni in regime straordinario, dinanzi a una forte mole di lavoro. Pare che il reparto nocerino sia  molto ambito per l’alto livello di specializzazione raggiunto, tanto è vero che rientra anche tra le 71 strutture complesse inserite dall’Asl negli Avvisi interni per il rinnovo del primario. La questione sarà discussa questa mattina dalle direzioni sanitarie dei due plessi.

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