Curiosità

Gli ospedali di Polla e di Sapri sono a rischio chiusura

Negli ultimi tempi si è molto discusso della chiusura dei punti nascita di Polla e Sapri in cui i parti annui erano meno di 500, ovvero il minimo richiesto. Si è salvato quello di Vallo della Lucania, che nonostante non abbia superato la soglia minima consentita, ha ricevuto una deroga di un anno.

Nei giorni scorsi, studenti e cittadini sono scesi in piazza per protestare contro la decisione del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro dal deficit sanitario. Ma i problemi aumentano: secondo Rolando Scotillo della FSI-USAE, questi ospedali rischiano di essere perfino chiusi.

Ospedali di Polla e Sapri a rischio chiusura

Viene fatto riferimento al Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, secondo cui “per avere un Ospedale con sede di Pronto soccorso bisogna avere una popolazione di almeno 80.000 persone, invece per un Ospedale più complesso come il DEA di I° livello bisogna avere una popolazione di perlomeno 150.000 abitanti“.

Se si fa riferimento a questo Decreto, denominato “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, gli ospedali in questione rischiano grosso.

Sapri conta una popolazione di 45.568 abitanti mentre Polla 68.345 abitanti: nessuno dei due ospedali siti in questi Comuni soddisfa quindi i requisiti.

Situazione simile per l’ospedale di Vallo della Lucania: qui la popolazione non supera i 97.000 abitanti e quindi stando al decreto non avrebbe diritto al livello più complesso di D.E.A. di I° Livello, ma solo ad un Presidio di Base, perdendo di fatto tutte le specialità.

Nei casi di Polla e Sapri, sarebbe inutile parlare di “zona disagiata” data la vicinanza all’ospedale di Battipaglia e a quello di Vallo della Lucania e risulterebbe inutile anche un ricorso al TAR “in quanto con la soppressione si sarebbe comunque rispettata la normativa vigente, l’unica alternativa sarebbe variare il regolamento nazionale sui LEA (D.M. 70/2015)”, come spiegano i sindacati.

Infini la Fisi afferma: “Una eventuale ulteriore deroga da parte dei Ministeri competenti e di De Luca, invece, vedrebbe insorgere le popolazioni che hanno subito – sugli stessi dati di parti di Polla e Sapri – la soppressione delle Ostetricie e delle Pediatrie”.

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