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Paestum, numeri da record per il parco archeologico

CAPACCIO PAESTUM. 22% di visitatori in più e 34% di incassi in più nei primi 7 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che già era da record, con un numero annuale che ormai raggiunge i 430mila visitatori.

I dati del Parco Archeologico di Paestum continuano a superare le aspettative; molto soddisfatto il direttore Gabriel Zuchtriegel “Sono fiero del lavoro che la squadra di Paestum sta svolgendo, con il sostegno del Mibact, degli Enti locali, della Regione Campania, di associazioni, scuole, università, donatori e imprese.

Credo che abbiamo smentito non pochi pregiudizi sulla Pubblica Amministrazione, lavorando con grande entusiasmo ed efficacia. Al centro del nostro percorso sta comunque la qualità; la quantità viene dopo.”

Il sito, aperto durante l’estate da giovedì a domenica fino a mezzanotte con concerti sotto i templi ogni venerdì, secondo Zuchtriegel, può ancora migliorare la sua offerta, ma è sulla giusta strada. In campo nuovi percorsi, laboratori, iniziative e pubblicazioni, ma anche nuovi scavi e ricerche.

“Ritengo molto positivo il fatto che con l’abbonamento ‘Paestum Mia’ siamo riusciti a riportare la gente del territorio nei templi: con 15,00 Euro si entra tutto l’anno, aperture serali e rassegna musicale incluse – prosegue il direttore – Finora 1.400 abbonamenti fatti; nella media la gente entra almeno due volte. E chi vuole sentirsi ancora più vicino a noi, può aiutarci con 50 Euro all’anno adottando un blocco delle mura, godendo di vari benefit.”

Tra le iniziative che hanno suscitato notevole successo anche i “venerdì dei depositi” che offrono al pubblico la possibilità di entrare nei magazzini del museo. Le visite, gestite dagli assistenti alla vigilanza e alla fruizione (detti anche custodi, parola che Zuchtriegel però ha bandito), dai consegnatari e dai restauratori del Parco Archeologico di Paestum, hanno permesso quest’anno a 2000 persone di conoscere il museo archeologico “dietro le quinte”.

Dietro i numeri si nascondo tanti episodi individuali. Come per esempio la coppia milanese che l’anno scorso era venuta con i nipotini e aveva scritto al museo e al Ministro Franceschini lamentandosi di carenze varie.

Quest’anno sono tornati e hanno riscritto: “… a giugno di quest’anno rileviamo: a) tessera con validità annuale per innumerevoli accessi (aquistate!!); b) visite serali guidate da giovani preparati e appassionati (praticate!!) c) pregevoli spettacoli negli spazi dedicati ogni venerdì sera (gustati!!); d) accattivanti e apprezzati laboratori domenicali per i bimbi (sperimentati agevolmente!!) … e non solo… adotteremo una pietra per la manutenzione delle mura!!!!”

Zuchtriegel non nasconde l’emozione: “Sono messaggi di questo genere che rendono il nostro lavoro un’esperienza fantastica. Il senso dei musei è questo: entrare in dialogo con i visitatori.”

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