Politica

Pagani, l’amministrazione si spacca sull’ampliamento della Lidl

PAGANI. La Lidl vuole ampliare la superficie del punto vendita di Pagani, dagli attuali 999 a 1.329 metri quadrati. Una richiesta in corso di valutazione presso il Comune di Pagani, dopo che una prima istanza era stata respinta dal responsabile Suap e la vittoria del ricorso al Tar da parte dell’azienda. Un ricorso contro il quale il Comune di Pagani non si è costituito in giudizio. Una questione meramente tecnica che si è spostata sul piano politico. Mettendo a repentaglio la tenuta stessa dell’amministrazione comunale.

Le accuse di immobilismo

L’opposizione è rimasta perplessa dall’immobilismo dell’amministrazione in tutta la vicenda e lo ha manifestato a più riprese, attraverso note e addirittura tramite un’interrogazione consiliare che per ben due sedute ha tenuto banco nel parlamentino cittadino. La stessa amministrazione aveva aperto un’indagine interna a Palazzo San Carlo per comprendere i motivi di questa mancata costituzione in giudizio, ma le risposte fornite alla minoranza non sono state ritenute esaustive.

Le giustificazioni dell’amministrazione comunale

«Non possiamo incidere sull’operato degli uffici», aveva provato a giustificare, in soldoni, l’assessore al commercio Francesca Del Cedro. La vicenda Lidl è destinata a non concludersi sul piano del confronto politico, dato che tutti sembrano essere in attesa di quanto sarà comunicato dall’ufficio legale.

Sul tema, già in passato, non erano mancate le polemiche. Al centro era finita la stessa Del Cedro, della quale aveva chiesto le dimissioni la Confcommercio. Si contestava, in particolare, la mancanza del Siad sul territorio comunale e lo scarso interesse verso i piccoli commercianti.

La posizione dell’assessore è in bilico per motivi diversi. Nell’ambito di una rimodulazione in vista delle amministrative 2019, Bottone potrebbe affidare ad altri la delega al commercio.


Fonte: il mattino

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