Cronaca

Droga nel Salernitano, 250 anni di carcere dopo gli arresti | TUTTI I NOMI

Pagani, arresti per droga: 55 condanne, i nomi dell'inchiesta Delizia. Durante il blitz 35 persone finirono in carcere

Dopo gli arresti per droga arrivano le condanne per un giro di spaccio tra Pagani, i comuni della Costiera Amalfitana e quelli della Piana del Sele. Condanne comminate per oltre 250 anni di carcere dal gup del tribunale di Salerno che ha emesso 55 condanne al termine dei riti abbreviati di ieri, mercoledì 14 settembre.

Pagani, arresti per droga: 55 condanne, i nomi

Le condanne arrivano dopo l’inchiesta “Delizia” della DDA, condotta dal pm Elena Guarino. La maggior parte degli imputati rispondeva di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di droga e armi clandestine. A capo dell’associazione c’era Giacomo De Risi, condannato a 20 anni.

Si tratta di un 37enne con precedenti specifici: si occupava di individuare i canali di rifornimento, tra cui quello del clan Gionta di Torre Annunziata. Inoltre, gestiva una propria piazza di spaccio, manteneva la contabilità con i creditori e riforniva gli spacciatori. De Risi era aiutato dalla moglie Raffaela Attianese, condannata a 9 anni e 1 mese, mentre l’altro collaboratore Santo Attianese, è stato condannato a 6 anni e 9 mesi.

Le condanne

Di seguito le altre condanne:

  • Valentino Gionta (8 anni e 5 mesi):
  • Nicola Fiore (8 anni e 4 mesi):
  • Carlo Fiore (7 anni e 1 mese);
  • Giuseppe D’Auria (4 anni e 6 mesi);
  • Aniello D’Auria (4 anni);
  • Argentina Varone (7 anni);
  • Marcello Radice (7 anni);

Il resto delle condanne va dai 2 ai 6 anni.

L’inchiesta Delizia

Durante il blitz 35 persone finirono in carcere: nei loro confronti le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di droga e armi clandestine. A capo dell’organizzazione c’era Giacomo De Risi, pregiudicato 37enne che aveva il compito di individuare i canali di rifornimento.

Tra questi, c’erano quelli dello storico clan Gionta di Torre Annunziata. De Risi gestiva anche una sua piazza di spaccio, manteneva la contabilità con i creditori e riforniva i pusher. Decisiva la collaborazione della moglie Raffaela Attianase e di Santo Attianese. 

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