Cronaca

Pagani, assolti i 5 politici implicati nel sito di stoccaggio rifiuti

PAGANI. Assolti i cinque processati per aver scelto una discarica come sito di stoccaggio durante l’emergenza ambientale. La sentenza reca la firma del giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore.

Il giudice ha escluso la responsabilità dei due sindaci in carica a Pagani all’epoca dei fatti, Alberico Gambino e Fabio Petrelli, i tecnici comunali Enrico Giaquinto e Giovanni De Palma e l’allora responsabile del Consorzio di bacino Salerno 1 Giuseppe Milite.

Pagani, assolti i 5 politici implicati nel sito di stoccaggio rifiuti

Il giudice De Nicola ha emesso sentenza di assoluzione per i 5 politici perché non sono stati ritenuti responsabili di quanto contestato. Le decisioni prese dagli interessati furono adottate per “somma urgenza”, visto il rischio serio di un’abbondanza di rifiuti per strada. Secondo il teorema della procura invece, il sito individuato per stoccare i rifiuti non fu autorizzato dalla Regione Campania.

Nel collegio difensivo per il consigliere regionale Alberico Gambino c’era l’avvocato Giovanni Annunziata, mentre Petrelli era difeso dai penalisti Carmela Sabatino e Massimo Balzano, De Palma, difeso dall’avvocato Carlo De Martino, Enrico Giaquinto assistito dall’avvocato Alfonso Mutarelli e Giuseppe Milite, difeso dal legale Marco Salerno, quest’ultimo responsabile del Consorzio di Bacino Salerno 1.

L’indagine

Come scrive Il Mattino, nell’indagine fu contestato il mancato rispetto delle prescrizioni Arpac nel momento in cui fu individuato il sito, e la violazione del decreto di tutela ambientale. Gambino e Petrelli rispondevano della firma di due ordinanze, 19 giugno 2011 e 18 novembre 2011, utili alla realizzazione e gestione del sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, ubicato in via Mangioni a Pagani. Agli imputati fu mossa anche l’accusa di aver ignorato le previste misure di sicurezza a protezione della salute e dell’ambiente, con la tutela per i cittadini residenti. Ieri la sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato.

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