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Pagani. Il Comune sfratta le associazioni dal Centro Sociale

PAGANI. Il Comune sfratta alcune delle associazioni che hanno sede al centro sociale di Pagani. In queste ore, i rappresentanti delle diverse realtà associative, che da tempo occupano alcune delle stanze delle struttura di via De Gasperi, si sono visti notificare l’avviso dell’avvio del procedimento per il rilascio dei locali di proprietà del Comune.

Il provvedimento è stato notificato, tra gli altri a Giuseppe Barone presidente dell’Associazione Nazionale No Aids Onlus, al direttore artistico di Casa Babylon Nicolantonio Napoli e a Gianfranco Oliva. Stando a quanto sostiene il Comune, in base agli accertamenti effettuati dagli agenti della polizia locale il 23 aprile 2013 le associazioni occuperebbero le stanze “senza titolo” .

Il Comune ha invitato, dunque, i presidenti dei sodalizi a rilasciare i locali entro quindici giorni dalla notifica del provvedimento e li diffida al pagamento delle indennità dovuta a titolo di danni per utilizzo senza titolo. Le associazioni hanno dieci giorni di tempo per fornire chiarimenti che consentano valutazione diversa.

La notizia ha suscitato amarezza e sconcerto. Nicolantonio Napoli, direttore artistico della rassegna Scenari Pagani che gode tra l’altro del patrocinio del Comune e che si apre proprio domani, non nasconde il suo malcontento.

“Non ci possono sbattere fuori con una programmazione in corso. Ed è irritante sentirsi dare degli abusivi –ha dichiarato-. Siamo entrati al centro sociale con regolare contratto nel 1998 e negli anni si sono susseguite diverse gestioni. Abbiamo sempre pagato quanto ci veniva chiesto. In questo modo, si penalizza una piccola economia”.

Sulla stessa scia Giuseppe Barone, presidente di Anna onlus. “Sono sconcertato –ha commentato- prima di prendere questa decisione il sindaco Bottone avrebbe potuto convocarci. Il primo cittadino sa che siamo in questi locali da anni, ha partecipato alle nostre iniziative, ha concesso il patrocinio morale del Comune. In questi anni c’è stato un continuo ballo nella gestione e nessuno ha provveduto alla manutenzione. La nostra associazione che si occupa di servizi sociali, banco alimentare, organizza corsi di formazione e doposcuola sociale è qui dal 1996. L’amministrazione Donato ci diede una stanza, successivamente l’amministrazione Gambino, di cui Bottone faceva parte, concesso l’uso gratuito del locale. Ora nessuno ci conosce. Non ho parole”. (Fonte: agro24)

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