Cronaca

Pagani, meno di 45% di differenziata: accordo tra Regione e Conai

PAGANI. I due Comuni dell’Agro, Nocera Inferiore e Pagani, messi all’angolo per quanto riguarda la raccolta differenziata. Infatti, essi risultano nei 25 comuni lumaca con più di 10 mila abitanti ma con meno di 45% della raccolta differenziata. Al fine di colmare questo evidente divario che c’è con i comuni più virtuosi o quelli che almeno vanno oltre al 50%, la Regione ha firmato ieri un accordo con il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) e con l’Anci Campania allo scopo di sostenere il riciclo di rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.

La convenzione prevede un piano formativo per funzionari e operatori, lo sviluppo di questo programma sarà coperto dai lavoratori appartenenti ai Consorzi di bacino della regione, mentre le altre attività di star up dedite alla comunicazione di cittadini, saranno coordinate dal Conai. «L’accordo serve ad avere il supporto tecnico per varare piani di incremento nella raccolta differenziata nei comuni che sono in ritardo – ha detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca. L’obiettivo è aver il sessantacinque per cento di differenziata, come Campania siamo già a un buon livello, oltre il cinquanta. Occorre uno sforzo di impegno dei comuni, noi investiamo altri 45 milioni di euro come Regione per dare anche degli incentivi ma occorre anche una grande campagna di sensibilizzazione e di informazione ai cittadini. Se manterremo queste scadenze, nel giro di pochissimo tempo avremo fatto della Campania la regione più avanzata dal punto di vista ambientale e soprattutto finalmente autonoma nella gestione dei rifiuti».

obiettivi importanti e sottoscritti nel protocollo. Formare a livello professionale i lavoratori dei consorzi, un passaggio per De Luca. «indispensabile per consentirci poi una stabilizzazione di questi lavoratori». Il secondo obiettivo è un auspicio. «Se decolla il piano – ha continuato il presidente – è puntare a abbassare la tassa sui rifiuti. Pensate che solo per portare l’umido fuori regione, si paga 160 euro a tonnellata regione, con gli impianti di compostaggio arriveremmo sui 70 /80 euro».

(Fonte: La Città)

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