Cronaca

Pagani, omicidio Gorizia: la confessione dei ragazzi «non è spontanea»

PAGANI. Il Tribunale del Riesame di Salerno conferma il carcere per Gennaro Avitabile e Luigi Femiano, i due ragazzi di 18 e 22 accusati dell’omicidio della 44enne Gorizia Coppola, prostituta uccisa nei pressi del mercato ortofrutticolo.

«La confessione non è spontanea», questo quanto sancito. Fu Femiano a sferrare il colpo mortale con il coltello, semplicemente perché la donna si era rifiutata di prendere parte in un rapporto sessuale gratuito. Femiano è ritenuto un soggetto pericolo vista la motivazione che ha portato lo stesso ad accoltellare la donna.

Il semplice rifiuto ha spinto i giudici a ritenere possibile il ripetersi di un simile episodio nell’evenienza che fosse lasciato libero. Questo, appunto, aggravato anche dalla confessione non spontanea.

«Femiano la mattina del 3 chiamò il 112 con il cellulare della madre e, dopo essersi presentato con un altro nome, accusò lui e l’amico dell’omicidio» fu quanto riferito agli inquirenti che, però, ascoltate le altre prostitute hanno raccolto prove che evidenziano il contrario.

I due ragazzi infatti erano soliti recarsi in quel posto per ottenere prestazioni sessuali ed erano soliti avere un comportamento sfrontato che spaventava le altre donne. A quanto pare, inoltre, Femiano era a conoscenza delle indagini. Il ragazzo si era infatti nuovamente recato nel posto, ricavando informazioni da quanto riferivano le altre prostitute.

Nonostante la richiesta di domiciliari da parte della difesa il Riesame non ha dubbi, riprendendo quanto deciso dal Gip e ritenendo i ragazzi «capaci di una azione talmente folle e sconsiderata che non meritavano alcuna fiducia in ordine alla propria capacità di autocontrollo».

 

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