Parentele e favori all’Università di Salerno: sette persone indagate

Stanno per concludersi le indagini della Procura di Nocera Inferiore sull’indagine ribattezzata “Parentopoli” e concentrata sull’Università di Salerno, mirata a verificare la sussistenza di ipotetici favori, nomine ed incarichi affidati a soggetti che avrebbero sfruttato – secondo quanto paventato in una serie di esposti – le proprie parentele all’interno dell’ateneo.

Come riporta salernotoday i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, agli ordini del luogotenente Massimo Santaniello, hanno chiuso l’informativa e spedito il tutto sulla scrivania del procuratore Amedeo Sessa. Sarà lui a valutare eventuali contestazioni di tipo penale sulla posizione di sette persone (dieci erano quelle iniziali) finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Le valutazioni che effettuerà la procura partono da un quadro indiziale complesso e labile in termini normativi, strettamente collegato alla legge 240 del 2010. La riforma del sistema universitario, conosciuta anche come “legge Gelmini“, elenca una serie di norme in materia di organizzazione e reclutamento del personale accademico, evitando incompatibilità e conflitti di interessi legati a parentele fino al quarto grado.

L’indagine

L’indagine prende piede dopo l’invio di alcune lettere anonime, che il procuratore capo Sessa riceve la…



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