Parte del "Ferrari" è inagibile: scatta l'esposto in Procura

BATTIPAGLIA. «Ora è tempo che ci facciamo sentire noi studenti. Questa scuola è inagibile». I rappresentanti degli alunni dell’istituto “Ferrari” di Battipaglia non ci stanno a rimanere con le mani in mano di fronte ad una paradossale situazione di stallo istituzionale. E la dirigente scolastica Daniela Palma ha presentato una relazione alla procura.

La scuola di via Rosa Jemma, infatti, ha un intero piano, quello interrato, inagibile dallo scorso 14 ottobre, quando un violento temporale si è abbattuto sulla città ed ha allagato anche la scuola. Nessun intervento straordinario è stato fatto dalla Provincia, se non una santificazione degli ambienti, con i tecnici che hanno girato la classica patata bollente al Comune, attribuendo la causa dei problemi al sistema fognario. In più, la dirigente del “Ferrari” aveva chiesto alla Provincia la possibilità di utilizzare alcune delle aule vuote dell’istituto “Profagri”, alle spalle dell’ospedale, ma il dirigente Alessandro Turchi si è opposto.

Così i circa 1.520 studenti del “Ferrari” dovranno osservare turni pomeridiani, dividendosi le aule disponibili (ne mancherebbero nove) e facendo lezione persino in auditorium. Senza neppure la possibilità di usare alcuni laboratori, in particolare quelli che si trovano nel piano interrato, dichiarato inagibile. Senza contare che il trasporto pubblico prevede corse pomeridiane: un problema per molti studenti che arrivano paesi limitrofi. «Noi frequentiamo un professionale e non possiamo utilizzare laboratori per fare pratica – affermano i rappresentanti d’istituto – è una cosa grave. Il problema è il modo in cui è stata costruita la scuola.

Nei locali sotterranei mancano le vasche idriche. La soluzione sarebbe quella di utilizzare le aule vuole del “Profagri”, ma c’è l’opposizione del dirigente Turchi». «Attualmente stiamo rispettando una rotazione tra le classi, ma dovremo fare anche turni pomeridiani – dicono gli alunni – Diversi ragazzi si sono opposti perché lavorano e non ci sono mezzi pubblici adeguati. Magari potrebbe venire una classe il sabato e recuperare il giorno festivo il lunedì o il martedì». Duro l’attacco alla Provincia: «A Palazzo Sant’Agostino non si interessano di noi. Dicono che non ci sono soldi e non danno neppure i permessi necessari per provvedere con i fondi della scuola». Le modalità delle protesta saranno decise nei prossimi giorni: «Aspettiamo gli esiti dell’esposto in procura. Se nessuno interverrà, prenderemo atto che la scuola è inagibile e non entrerà più nessuno. Andremo in massa sotto il palazzo della Provincia, così qualcuno si accorgerà che esistiamo».

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