Il Partito Animalista italiano contro i botti di Capodanno, la denuncia

Dopo aver diffidato i Comuni Italiani con i propri uffici legali, il “Partito Animalista Italiano” che si è fatto promotore (insieme ad associazioni dei consumatori e di tutela dell’ambiente) dell’iniziativa #BastaBotti2018, ha contattato tutte le Prefetture d’Italia affinchè, appunto, anche i Prefetti intervengano ad operare “ad horas” il DIVIETO all’esplosione di “botti” sui territori comunali di competenza nella notte di Capodanno, o almeno in riferimento alle aree più a rischio e sensibili.

Nella propria campagna nazionale #BastaBotti2018, la quale sta avendo un notevole riscontro sui social media, il Partito Animalista Italiano sostiene come molti Comuni hanno già vietato i cosiddetti “botti di capodanno” in quanto:

   L’iniziativa #BastaBotti2018, sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati appunto dai “botti di capodanno” e di cui si riterrà, pertanto, responsabile per “culpa in vigilando” il Comune anche ai sensi dell’art. 2051 c.c., pur a seguito delle diffide intervenute prima del 31.12.2018.

Di conseguenza, per diverse Amministrazioni Comunali si è invitato le stesse ad operare “ad horas” il DIVIETO all’esplosione di “botti” sul territorio nella notte di Capodanno ed ore limitrofe.

Va ribadito come molti Comuni in Italia hanno già deliberato il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo.

Pertanto anche tramite le Prefetture Italiane, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili, tra gli altri ricordando come un recentissimo studio ha stabilito, addirittura, che fuochi e botti di capodanno, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti (in quelle poche ore di inneschi) delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano.

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