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A Teggiano i figli baciavano i piedi ai genitori nella mattinata di Pasqua, storia, tradizioni e dolci

Il 4 aprile 2021 si festeggia la Domenica di Pasqua: a Teggiano, secondo le tradizioni, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di perdono

Il 4 aprile 2021 si festeggia la Domenica di Pasqua. La Pasqua è la principale solennità del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù, avvenuta, secondo le confessioni cristiane, nel terzo giorno dalla sua morte in croce, come narrato nei Vangeli.

La provincia di Salerno è ricca di tradizioni e storia. La mattina di Pasqua, a Teggiano, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di perdono. Scopriamo insieme la storia, le tradizioni ed i piatti tipici più famosi nel piccolo comune del Vallo di Diano.

Pasqua a Teggiano, storia, tradizioni e dolci

La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste. La Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica. (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE).

Nel Salernitano sono diverse le tradizioni ed i piatti tipici. A Teggiano, la mattina di Pasqua, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di richiesta di perdono, analogamente a quanto facevano le donne dei marinai in Versilia, baciando la terra.

Dolci di Pasqua a Teggiano

Pizzichinu

Il pizzichinu è un dolce tradizionale di Teggiano, nel Vallo di Diano (in provincia di Salerno), tipico del periodo pasquale e preparato il venerdì o il sabato santo per essere consumato dalla domenica di Pasqua in poi.

I pizzichini si preparano stendendo sulla spianatoia una sfoglia non troppo sottile di pasta frolla, composta da farina di grano tenero, uova, brodo grasso (ottenuto da salumi tipici del luogo), sale e un pizzico di zucchero. Su una metà della sfoglia viene posto un ripieno formato impastando ricotta di latte vaccino, uova, soppressata tagliata fine, prezzemolo tritato e zucchero. Il ripieno viene quindi ricoperto con l’altra metà della sfoglia e il tutto viene tagliato in pezzi, piuttosto grandi e grosso modo triangoli, i cui lembi vengono chiusi con la forchetta.

I pizzichini sono poi cotti in forno e, verso la fine della cottura, la loro parte superiore viene spennellata con rosso d’uovo.

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