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Pd, volano gli stracci. L'ex assessore Lucia: «Volpe aiutò Motta»

BATTIPAGLIA. Partito democratico nel caos a Battipaglia. A una settimana dal ballottaggio, si alza il sipario sulla reale condotta elettorale del Pd. Il partito, soprattutto nelle sue figure più influenti, ha sempre sostenuto Gerardo Motta. Il sostegno a Enrico Lanaro è stato solo di facciata. Almeno questo è ciò che trapela dalle dichiarazioni di chi ha vissuto in prima persona la campagna elettorale col Pd. A svelare il “trucchetto elettorale” è stato Vito Lucia, ex assessore e candidato come consigliere comunale nel Pd, al fianco del candidato sindaco Lanaro. In particolare, Lucia ha affermato che «Mimmo Volpe (sindaco di Bellizzi, dirigente del Pd) non ha sostenuto e non ha fatto votare me e Stefania Alfinito, come lui dichiara. Ma, soprattutto, non è mai stato con Enrico Lanaro, creando non poco imbarazzo a me e a Stefania, con le poche persone che abbiamo incontrato chiedendo il voto disgiunto. Il suo apparente appoggio a noi gli serviva solo per dire che stava in una partita del Pd, per poi chiedere il giorno dopo ai suoi conoscenti di votare Gerardo Motta e Alessio Cairone, se le stesse non erano già state raggiunte da Andrea Volpe, il figlio del sindaco. Ovviamente io e i miei amici non abbiamo ancora deciso chi votare, sceglieremo tra Motta e la Francese secondo la nostra coscienza senza farci vendere da nessuno».

I silenzi del Pd provinciale

Senza tradire la linea portata avanti finora, il Pd provinciale non ha preso alcuna iniziativa contro i tanti esponenti democratici che hanno sostenuto e sostengono Motta. Anche perché il primo a dover rispondere sinceramente alle domande circa l’alleanza con l’ex leader del centrodestra locale dovrebbe essere proprioNicola Landolfi, segretario provinciale del Pd. Nel frattempo, Davide Bruno potrebbe essere il prossimo a vuotare il sacco. Il segretario cittadino dovrebbe tenere presto una conferenza stampa per raccontare come ha cercato invano di riportare il Pd tra le braccia di Lanaro, per poi dimettersi.

I malumori per le scelte di Lanaro

La stessa figura di Lanaro, che ha subìto l’abbandono di decine di alleati e consiglieri comunali quando ha deciso di appoggiare ufficialmente Motta, ha trovato spazio, in realtà, proprio tra i dissidi di un Pd arrivato dilaniato alle primarie. Tantissimi gli ex alleati di Lanaro che stanno criticando la scelta del veterinario, anche con dichiarazioni su Facebook. Tra loro, Dario Toriello che ha parlato di «amarezza» per la «conferenza stampa di Lanaro a sostegno di Motta». «L’amarezza – ha scritto – non deriva tanto dalla scelta fatta, anche se sarei stato favorevole a lasciare libertà di voto agli elettori, ma dalla modalità in cui è avvenuta. Ritengo che sarebbe stato necessario effettuare un confronto con i candidati che hanno sostenuto Lanaro, che hanno portato il suo nome nelle case sostenendo che fosse una persona perbene, la vera novità politica in città». Identica la linea di Giuseppe Salvatore, che può ambire ad un seggio in consiglio comunale in base alla ripartizione e al risultato del ballottaggio. «Non comprendo minimamente la scelta di Lanaro – ha detto – Scelta personale, non condivisa con il gruppo politico e dalla quale mi dissocio. Personalmente sto lavorando insieme con gli altri candidati della coalizione, della quale ho fatto parte, per sottoporre a Cecilia Francese altri punti programmatici da inserire all’interno del suo programma». La Francese ha accolto «con soddisfazione la scelta di Giuseppe e del suo gruppo».

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