Cronaca

Angri, pensione sospesa ad anziana defunta: la donna è viva (ed arrabbiata)

Pensione sospesa dopo la morte. È successo ad Angri, ad una donna nata nel 1948 e che – fortunatamente – è ancora viva e vegeta.

Pensione sospesa dopo la morte di un’altra persona

L’anziana era all’oscuro di tutto ma per l’Inps era morta nel 2012. Un giorno si è ritrovata il conto in rosso e si è insospettita. L’istituto di previdenza da un pezzo le aveva revocato la pensione, senza trasmettere alcun preavviso né a lei (ovviamente, perché ritenuta morta) né ai suoi familiari.

La donna solare, energica, con la passione per il fitness, riscuoteva regolarmente la sua pensione ogni mese, poco meno di mille euro, che le venivano accreditati su un libretto postale.

La scoperta

A fine giugno la donna si è recata all’ufficio postale di Angri ma l’addetta allo sportello le ha comunicato che l’operazione non era consentita perché sul conto non c’erano sono soldi. La pensionata chiede ovviamente spiegazioni, avendo la certezza di non aver effettuato altri prelievi nei precedenti due mesi. All’impiegata basta approfondire i controlli al terminale per scoprire che dal mese di febbraio l’Inps aveva revocato la pensione di cui la signora era beneficiaria.

Recatasi alla sede dell’Inps, la 71enne ha esternato tutta la sua rabbia per il grottesco errore: l‘Istituto aveva associato il suo nominativo ad una persona deceduta sette anni prima. La malcapitata pensionata deve accontentarsi solo delle scuse del funzionario che, tramite terminale, accerta l’errore, assicurando alla signora Maria che la sua pensione sarebbe stata ripristinata nel giro di pochi giorni e che avrebbe riscosso tutte le mensilità non corrisposte.

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