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La Casina di Persano: i cavalli che han fatto la storia

(Foto di Touringclub.it)

PERSANO. Tra Eboli e Campagna, lungo le sponde del fiume Sele, si colloca Persano, un’area di caccia dei Borboni ricca di selvaggina e natura. Nel 1752 re Carlo fece costruire una splendida casina, rimaneggiata da Vanvitelli secondo lo stile della nobile dinastia reale, dalla venerabile tenuta di Carditello, a San Leucio, al Fusaro di Maddaloni, tutti territori ove i reali svolgevano le loro lodevoli attività, come le seterie di San Leucio, la Fagianeria a Caiazzo, la pesca al Fusaro e gli allevamenti di razze equine pregiate a Persano.

Persano è un luogo dove si sente ovunque quel profumo di storia che ha reso grande e florido il nostro meridione, dall’insediamento dei reali, sino al 1860. La gloriosa razza equina si mescolò con diverse specie meridionali sino al midollo con un ceppo berbero e fattrici e stalloni del Medio Oriente e il risultato fu la “Real Razza di Persano”, slanciati cavalli da sella con particolare attitudine alla caccia.

Negli anni la Casina di Persano ospitò personalità internazionali e, sebbene oggi è soltanto una mera caserma militare, conserva tutt’ora opere pittoriche di sconvolgente bellezza, uno su tutti è il ciclo delle quattro stagioni di Jacob-Phillipp Hackert. Dopo l’unità d’Italia vi fu un ignobile atto che segnò il declino di codesto status simbol, i Savoia cancellarono ogni testimonianza del precedente e straordinario reame, compresa la razza persana e solo all’inizio del nuovo secolo il Ministero della difesa riprese l’allevamento per la cavalleria militare.

Negli anni ’50 gli esemplari vennero esiliati in un deposito a Grosseto e attualmente non ne restano che pochi esemplari, per la precisione una decina i possesso di appassionati allevatori privati. Uno tra tutti è Alduino di Ventimiglia che ha donato la sua intera esistenza per la preservazione di codeste cavalcature leggendarie: «Serve una struttura minima di accoglienza – dice di Ventimiglia – e uomini specializzati nella cura del cavallo di Persano e il sostegno economico delle istituzioni».

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