Cronaca

Pesava 120 chili e voleva ridurre lo stomaco alla clinica Cobellis, ma morì. Via al processo

VALLO DELLA LUCANIA. Pesava 120 chili e voleva ridurre lo stomaco, morto nella clinica Cobellis. Via al processo a novembre per quattordici sanitari accusati di omicidio colposo. A perdere la vita fu il 40enne di Capaccio Michele Alfano. L’uomo pesava 120 chili e nel novembre del 2016 aveva deciso di effettuare nella clinica Cobellis di Vallo un intervento di riduzione gastrica.


michele-alfano


La morte

Ma, qualcosa non andò nel verso giusto, visto che il suo cuore si fermò dopo tredici giorni di sala rianimazione. A distanza di due anni, il 13 novembre inizierà il procedimento giudiziario sul reato di falso, il 30 novembre, invece, quello per il reato di omicidio colposo.

I nomi

Rinviati a giudizio i 14 sanitari, indagati a vario titolo nella vicenda, tutti sanitari che ebbero in cura l’uomo dal giorno dell’operazione al decesso. Affronteranno il processo Luigi Cobellis e il medico esterno proveniente dal napoletano Luigi Angrisani che operarono Alfano, Antonia Cobellis, anestesista e sorella di Luigi, i chirurghi Rocco Cimino, ex sindaco di Teggiano, Giovanni Novi di Ascea, Aniello Cavaliere di Vallo, Carlo Testa di Pisciotta, Aldo Costanza di Agropoli, Silvio Dequerquis responsabile della rianimazione ed ex primario in un ospedale di Napoli, gli anestesisti Rosa Malfi di Pomigliano, Lucia Pepe di Castel San Giorgio, Vincenzo Afeltra di Gragnano, Antonietta Nese di Agropoli e Daniela Danza di Salerno.


fonte il mattino

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