Cronaca

Picchiarono a sangue due coniugi ad Eboli in casa loro, assolti i due aggressori

Picchiarono a sangue due coniugi ad Eboli in casa loro, assolti due ucraini arrestati nell’autunno del 2017 perché accusati di rapina (bottino da 53mila euro) e sequestro di persona a danno di una coppia di Torre Annunziata avvenuta in un appartamento di Eboli.

Picchiarono a sangue due coniugi ad Eboli in casa loro

I due non hanno commesso il fatto. L’accusa, sostenuta dal pm Cardea, aveva chiesto 9 anni per entrambi, il collegio della terza sezione penale del Tribunale di Salerno ha deciso per il proscioglimento. Per gli inquirenti, Olesky Kovalesky e Olena Kovaleska (modella in Ucraina e figlia di un regista cinematograico) picchiarono a sangue Aniello Langella e Beniamina Nastri in un appartamento ad Eboli. L’accusa di rapina, sequestro di persona e lesioni gravi in concorso con altre persone che sarebbero gli autori materiali del raid, come è emerso dal processo.

I fatti

In particolare avrebbero aggredito i coniugi che in quel momento si trovavano proprio nell’abitazione degli ucraini, e, al pari degli altri, si sarebbero impossessati della somma di 53mila euro delle vittime, rubando anche i telefoni. Le indagini avevano accertato che “Mezzakim” fu legato a una sedia con cinghie strette intorno al collo. Si salvò solo grazie alla moglie, che era con lui quel pomeriggio, e riuscì a slegarsi dai lacci che la legavano ad un’altra sedia. La donna uscì sul balcone e cominciò ad urlare a squarciagola per attirare l’attenzione dei vicini. I coniugi ucraini sono stati difesi dagli avvocati Michele Sarno e Maria Gabriella Levi.

Si racconta di due uomini dell’Est, forse macedoni, e di una donna, anch’essa ucraina, conoscente dei due assolti ieri, che avrebbe avuto un ruolo cardine nella pianificazione della rapina. La vicenda si riapre dopo la sentenza di assoluzione degli imputati.


Fonte: Cronache

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