Cronaca

Pista ciclabile “Salerno – Agropoli”, dopo 19 anni incuria e degrado: giunge la bocciatura di Oricchio

Dalle stelle alle stalle si potrebbe dire, è, infati, disarmante lo stato in cui versa la pista ciclabile “Salerno – Agropoli”, inaugurata 19 anni fa e presentata come “la pista più lunga d’Europa“. A distanza di tutto questo tempo, non vi è altro che una corsia in terra abbattuta sul ciglio della sp 175.

Pista ciclabile “Salerno – Agropoli”, degrado e incuria

La pista ciclabile del litorale salernitano “Salerno – Agropoli” è, di fatto, ricettacolo di degrado e totale assenza di manutenzione.

Giunge così la bocciatura dell’intera opera da parte della Corte dei Conti Campania: «Non è mai stata finita ed è in uno stato di totale abbandono» sono queste le durissime parole del procuratore generale Michele Oricchio che l’ha definita il 26 febbraio scorso «la pista ciclabile della vergogna».

Ora è la pista ciclabile meno appetibile d’Europa e fu affidata in lotti affidati ai 5 comuni interessati:

  • Pontecagnano
  • Battipaglia
  • Eboli
  • Capaccio Paestum
  • Agropoli

Da comune a comune la piazza si strozza, tenendo i bikers oltre la staccionata. La pista fu progettata a Palazzo Sant’Agostino nell’ultima metà degli anni ’90, in quel periodo il presidente della provincia era Alfonso Andria che volle disperatamente la ciclovia costata miliardi di vecchie lire.

A tagliare il nastro accanto a lui c’erano:

  • Antonio Bassolino (ex Presidente della Regione)
  • Gerardo Rosania (ex sindaco di Eboli)
  • Gianpaolo Lambiase (ex assessore provinciale)

Il tandem AndriaLambiase inaugurò quei 39.26 km come una sfida ambientalista al degrado della litoranea liberata dall’abusivismo edilizio. Tuttavia le cose non sono andate per il verso giusto.

Il disarmante dragrado della pista ciclabile “Salerno – Agropoli”

È scomparso il legname della staccionata tra Eboli e Battipaglia, pare che lo abbiano incendiato alcuni spacciatori e prostitute che trascorrono la notte all’addiaccio a pochi passi dal mare.

Invece, tra Capaccio Paestum ed Agropoli, c’è il tufo come linea di separazione della non-pista e sono scomparse una buona parte delle tegole che costeggiano la muraglia.

Pista ciclabile, le iniziative

Nel corso del tempo sono state numerose le iniziative atte a far risorgere l’intera area, Michele Strianese (il numero uno di Palazzo Sant’Agostino) attraverso Domenico Ranesi (dirigente del settore Viabilità) ha affidato alla ditta “Nuova Via srl” i lavori di ripristino delle barriere di sicurezza stradale e limitazione della pista lungo il tratto di:

  • Pontecagnano Faiano
  • Battipaglia
  • Eboli

I lavori – costati ben 37mila euro – sono stati ultimati tra maggio e giugno. Ad oggi, in molti punti, le barriere sono già scomparse e molti bikers, al briccio della pista desolata, preferiscono il duro asfalto della sp 175.

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