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Politiche 2018, Amatruda a Marotta: “Non si candidi nei collegi”

SALERNO. La possibile candidatura di Nino Marotta, deputato uscente Alternativa Popolare, con la formazione centrista scatena le reazioni del vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Gaetano Amatruda.

Elezioni 2018: le dichiarazioni di Amatruda

L’unione dei centristi è un’”ottima notizia” dice Amatruda, in una nota,  ma continua, rivolgendosi a Marotta: “La grande intuizione politica non diventi, nella provincia di Salerno, un limite.

Qui, con determinazione, bisogna combattere ed abbattere il sistema di potere deluchiano, qui più forti devono essere i segnali da mettere in campo.

Da qui deve partire la stagione che supererà De Luca.

Leggo della volontà dell’onorevole Nino Marotta di dare una mano alla coalizione di centrodestra. Notizia positiva, un ottimo giurista, persona perbene.

Nelle liste proporzionali ogni partito sceglierà i migliori. Nei collegi uninominali, dove bisogna lavorare in squadra, si lavori a sintesi condivise.

Marotta fu candidato, nell’ultima tornata elettorale, nel centrodestra (nel Pdl) per diventare, poi, uno dei sostenitori più organici delle politiche del Pd. In questi anni non si è caratterizzato per nessuna battaglia contro il sistema De Luca.

Capitò, in verità, anche quando fu il candidato sindaco del centrodestra nella città capoluogo.

Arrivò terzo e sostenne De Luca al ballottaggio, poi fu nominato presidente di una Commissione consiliare. Il figlio, solo un mese fa, ha promosso un incontro con il sindaco Napoli, che hanno sostenuto in campagna elettorale, per rilanciare l’azione politica in città.

A Salerno serve chiarezza per contrapporsi alla sinistra. I cittadini non capirebbero scelte poco chiare e si rischierebbe un regalo ai Cinque Stelle. E gli stessi passaggi sarebbero letti male.

Non come l’adesione ad un progetto ma come la scorciatoia per una ambizione personale.

Non è assolutamente così ed allora si evitino errori. Sono certo che in ogni collegio individuato per questa eventuale candidatura ci sarà un dirigente di Forza Italia più coerente nella politica anti sistema e determinato.

Premierei uno di questi e suggerirei a chi viene dal sostegno al Pd di seguire l’esempio del calabrese Antonio Gentile.

Lui, sottosegretario uscente, non ha chiesto posti blindati.

Si vestirebbe di nobiltà una bella operazione politica. Si riparta dai territori e dalle proposte. Sono convinto infatti del valore del gruppo dirigente di Forza Italia. Sindaci, consiglieri Comunali e militanti vanno premiati.

Al nostro interno dirigenti che vanno valorizzati. Meno tasse, su lavoro, imprese e famiglie. Questo Vangelo laico, che è nel Dna di Berlusconi, trovi interpreti autorevoli nella provincia di Salerno”.

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