Inchiesta

L’odissea di Anna Paparusso, invalida e costretta a vivere in un appartamento al quarto piano

Continua l’odissea di Anna Paparusso, da anni costretta in un alloggio Iacp, sommerso dall’umidità. Il 13 febbraio la signora, invalida e con diverse patologie croniche, siè recata personalmente negli uffici dell’Istituto Case Popolari, per far sentire la propria voce, ma invece di essere ascoltata ha ricevuto l’ennesima porta in faccia.

“Non posso uscire di casa, aiutatemi!”

Anna ha interpellato uno degli ingegneri addetti alla manutenzione degli alloggi della Iacp, per chiedere lo stato di avanzamento dei lavori, ma anche questa volta ha ottenuto una risposta negativa.

Secondo l’ingegner De Lonardis, la Regione avrebbe bloccato i fondi per i lavori e dunque il suo appartamento, a dispetto di quanto era stato promesso, rimarrà nello stato di degrado in cui versa attualmente.

Lavori urgenti

Quello di cui necessita principalmente lo stabile, è innanzitutto un ascensore, dal momento che la signora abita al quarto piano, e poi ancora la riparazione del tetto, il cui stato di abbandono causa delle tremende infiltrazioni nella casa e acuisce ulteriormente la condizione di malessere di Anna.

Il Comune di Pontecagnano aveva promesso che entro il 27 febbraio avrebbe selezionato l’impresa che avrebbe svolto i lavori. Tra marzo e maggio, secondo quanto detto, i problemi dell’appartamento sarebbero stati risolti ma, ad oggi, non è accaduto ancora niente.

La casa

Anna Paparusso vive sola, da quando suo figlio si è sposato, in un appartamento di 50 metri quadrati. 56 anni, invalida al 70%, ha bisogno di usare le stampelle per camminare

Nel corso degli anni ci sono stati numerosi problemi di umidità e soprattutto di infiltrazioni. Al punto che, dopo aver ripetutamente segnalato le cose al Comune e all’Iacp, ho dovuto richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. Quattro volte nel giro di pochi anni. E nell’ultimo intervento, gli stessi Vigili del Fuoco hanno in pratica dichiarato inagibili la cucina e la camera da letto, proprio a causa delle infiltrazioni e dell’umidità.

I Vigili del Fuoco hanno provvisoriamente transennato la cucina. Negli anni scorsi Iacp ha fatto alcuni interventi di manutenzione, ma la situazione si è ripresentata.

La prossima udienza

Una nuova udienza è prevista per il mese di maggio, in quella sede potrebbe essere il giudice a scegliere l’impresa che dovrà eseguire i lavori, ma questa rimane un’incognita.

Secondo il Comune non ci sarebbero alloggi disponibili, perchè già assegnati. Ma a questo si aggiunge un altro smacco.

L’appartamento assegnato ad un’altra persona

Oltre al danno la beffa. Secondo quanto racconta Anna, un’atra persona, con un alloggio comunale nelle sue stesse condizioni, ha avuto assegnato un appartamento provvisorio Iacp, in via Sandro Pertini, in attesa che venissero eseguiti i lavori nell’appartamento dove abitava.

Lavori necessari perchè anche quella casa aveva gli stessi problemi di umidità della sua. Questa persona è stata accolta in un altro alloggio, in attesa che i lavori nell’appartamento vengano completati, per poi poter rientrare in sicurezza.

Perchè Anna non ha avuto lo stesso trattamento? Il Comune dovrebbe rispondere.

 

 

 

 

 

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