Cronaca

Pontecagnano, fotoreporter aggredito da candidato alle amministrative: la denuncia social

PONTECAGNANO FAIANO. È con un post pubblicato nelle ore scorse su Facebook che un fotoreporter denuncia un’aggressione subita nella città di Pontecagnano Faiano.

Fotoreporter aggredito da candidato alle amministrative

Come racconta Ivan Romano, infatti, questo il nome del fotoreporter, è stato aggredito nel corso di un comizio mentre stava svolgendo il proprio lavoro.

Ad aggredirlo, però, è stato proprio un candidato al consiglio comunale di Pontecagnano Faiano.

Dopo aver riconosciuto Romano come un fotoreporter il candidato lo ha prima spintonato, spintonato e poi minacciato.

Romano, però, nonostante la denuncia pubblica ha deciso di non denunciare il nome dell’autore di questa aggressione.

Il racconto

Ecco il racconto, nel dettaglio, del fotoreporter.

“Aggredito e minacciato da un candidato al consiglio comunale. Siamo carne da macello, scriveva un collega fotoreporter dopo gli incresciosi episodi di Verona e Torino. Il nostro lavoro non è tutelato, non è garantito, spesso siamo alla mercè di coleghi giornalisti che non concepiscono il ruolo dei fotoreporter e ci troviamo a fare sistematicamente i conti con la violenza. Così capita durante un comizio, mentre facevo il mio lavoro, un individuo, l’ennesimo entrato nella personale lista di “cialtroni” incrociati in più di dieci anni di attività, di essere aggredito. La persona che nello specifico è un candidato al consiglio comunale di Pontecagnano Faiano, mi ha riconosciuto come fotografo e mentre salivo una rampa di scale interne ad una palazzina, per raggiungere l’abitazione al secondo piano, dove ero stato invitato a recarmi per uno scatto dall’alto, mi ha prima spintonato e strattonato e successivamente minacciato. Ho riflettuto sulla possibilità di denunciare il cialtrone, ma siccome soltanto io e lui, siamo testimoni di quello che è accaduto, preferisco lanciare un messaggio distensivo. Sono cresciuto in strada e ho raccontato le strade, sempre con massimo rispetto per le persone, mi auguro che il cialtrone, scelga di fare un passo indietro, avvedendosi della “fesseria” che ha compiuto. Mi attendo un gesto da uomo, una telefonata privata in cui mi chieda scusa per il gesto, gesto che non produrrà mai nel sottoscritto una incertezza, poichè è sotto minaccia che la voce della stampa deve assumersi la propria responsabilità. Scelgo di non rendere pubblico il nome del candidato, solo per non finire nel prevedibile gioco della mera speculazione, l’ennesima violenza che impongo a me stesso, pur di spazzare via qualsiasi forma di interesse politico. L’amarezza è tanta, perchè l’episodio è avvenuto nel luogo dove vivo, alla vigilia di un voto importante e probabilmente manco del mio dovere di pubblicista, scegliendo di evitare la gogna mediatica al cialtrone, questo non mi eviterà di rivolgermi in primis al candidato sindaco di riferimento per un richiamo politico del gesto e se dovessero mancare anche le doverose scuse, potrei rivolgermi alle autorità competenti, certo che laddove eventualmente non giunga la coscienza umana, sia necessario affidarsi al diritto.”.

Il post

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