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Pontecagnano, morti bianche: piazzetta intitolata alle vittime del lavoro

PONTECAGNANO. Piazzetta Vittime del Lavoro in via Raffaello Sanzio.

L’amministrazione, guidata dal sindaco Ernesto Sica, recependo la proposta avanzata dall’associazione L’Altra Città, intitolerà il sito ove insiste il monumento ai caduti e alle vittime del lavoro in occasione del 1° Maggio Festa dei Lavoratori.

La cerimonia, che si terrà a partire alle ore 18.30, rappresenta un rinnovato elogio al mondo dei lavoratori e, in particolar modo, alla salvaguardia della vita umana da trasmettere alle generazioni future per un ricordo partecipe e consapevole.

L’importante iniziativa avrà inizio con l’Inno d’Italia e la deposizione di una corona di alloro.

Ad arricchire l’importante momento gli interventi sul tema della giornata e le testimonianze di Filomena Scermino, presidente dell’associazione “Punto d’Incontro“, sul ruolo delle tabacchine e le riflessioni del mondo agricolo e delle rappresentanze sindacali provinciali di Cgil, Cisl e Uil.

A seguire la benedizione da parte di Don Enrico Pagano, parroco della Chiesa Santissima Immacolata, e lo scoprimento della targa.

Il monumento dedicato al lavoro e alle sue vittime fu donato dall’associazione L’Altra Città, anche con il contributo di alcuni cittadini, ed inaugurato dall’amministrazione il 19 maggio del 2013 in onore del compianto imprenditore Paolo Manzo.

Fu lui, infatti, da presidente dell’associazione L’Altra Città, a promuovere l’idea poi portata avanti con grande determinazione dal successivo presidente Giuseppe Maisto e dal segretario Alfredo Ravatti.

In quella occasione, L’Altra Città propose di intitolare l’area che ospita il monumento, ideato dal maestro Franco Anfuso, al lavoro e alle sue vittime.

L’iniziativa, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ebbe il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, della giunta e dal consiglio regionale della Campania e della Provincia di Salerno.

La scultura alta 8 metri fu realizzata in acciaio Cor.Ten proprio nell’azienda della famiglia Manzo.

Nelle officine “Mario Cerrato” di Montecorvino Pugliano, invece, venne effettuata la calandratura e il progetto esecutivo fu eseguito dallo studio AB Engineering dell’ingegnere Alfonso Noschese.

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