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Primarie, legge Severino e Roberto Saviano: Lucia Annunziata intervista Vincenzo De Luca

SALERNO. «Sono candidabile e sono eleggibile, se interverrà la legge Severino ne prenderò atto, ma un minuto dopo interverra’ il Tar per rimettermi al mio posto». Lo ribadisce Vincenzo De Luca, vincitore delle primarie del centrosinistra alla Regione Campania, durante un’intervista con Lucia Annunziata a ‘In 1/2 ora’ su Rai Tre.

«Se le leggi in questo paese sono fatte in maniera demenziale è una cosa di cui deve rendere conto il Parlamento, non io – ha aggiunto – Renzi ha fatto bene a non esporsi al senso comune un po’ idiota che parla della Severino come un evento teologico. E ha fatto bene a dire che il governo non cambierà la Severino. È il Parlamento che deve intervenire, ma i parlamentari sono intimoriti e invigliacchiti». De Luca ha aggiunto di essersi candiato alle primarie del Pd ‘nel rispetto del codice etico del Pd e delle leggi dello Stato.

«Chiederò a Renzi di venire anche prima” delle elezioni regionali di maggio “se i suoi impegni internazionali lo consentiranno. Se eletto poi – ha detto l’ex Sindaco di Salerno – gli chiederò di stare vicino alla Campania su due cose: un piano per la sicurezza perché ci sono intere zone nelle quali non si vive più, siamo a livelli di quarto mondo, e un grande aiuto sui fondi europei, deve darci una mano il governo».

Quanto alle primarie che lo hanno visto vincitore, De Luca ha detto: «E’ stato un atto di grande coraggio e coerenza di Renzi e della segreteria del Pd in una condizione difficile e complicata dare la parola ai cittadini. E’ stata una grande prova di coerenza di Renzi e del Pd. Io devo garantire al Pd di poter combattere a testa alta contro chiunque. Mi sono candidato essendo nelle regole del Pd e nel codice etico del Pd e rispettando le leggi dello Stato che mi consentono di essere candidato ed eletto. Se interviene la legge Severino un minuto dopo interviene il Tar e mi reinsedia».

«Non ho alcun imbarazzo – ha insistito De Luca – ho voluto che si accendessero i riflettori nazionali sulla mia vicenda: non sarà una demenzialità giudiziaria a fermarmi. Io sono cnadidabile, sono eleggibile, se interviene la legge Severino interviene il Tar, io mi muovo in assoluto rispetto delle leggi che poi siano fatte in maniera demenziale non devo rispondere io ma il Parlamento».

De Luca infine rivela che dopo la sua vittoria alle primarie non c’è stata alcuna telefonata con Renzi: «Ha tante cose da fare, ci siamo sentiti con la segreteria e anche con lui non c’è problema, sono tra i sostenitori più convinti della sua battaglia. Ha fatto bene a rottamare tutti i vecchi dirigenti».

Sull’ipotesi che la norma possa essere applicata nel caso in cui vincesse le regionali: «Per un suo articolo, il 64 – specifica De Luca – si presenta come l’unica legge ad personam esistente in Italia. Viene applicata per gli amministratori pubblici, i funzionari pubblici. Ma non per i deputati e senatori».

Infine un appello a allo scrittore Roberto Saviano, che alla vigilia delle primarie aveva invitato i cittadini a non votare: «Io ho molto rispetto di Saviano, ma deve fare attenzione a un pericolo: quello di innamnorarsi della propria immagine. Questo è un pericolo serio. Deve capire – aggiunge De Luca – che se si dà un’immagine generalizzata di camorra in Campania, si dà un immagine non vera, ed è un immagine di disperazione. Io lo invito a fare nomi e cognomi.» De Luca si è detto anche pronto ad incontrare Saviano.

fonte Salernonotizie.it

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