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Primarie PD a Battipaglia, le reazioni di 'Cucco' Petrone: "Percorso di mutazione genetica compiuto dal PD"

BATTIPAGLIA. Terminate le elezioni primarie – vinte da Enrico Lanaro – del centro-sinistra per eleggere il candidato sindaco a Battipaglia, l’ex Consigliere regionale, Raffaele ‘Cucco’ Petrone, ci ha concesso un’intervista nella quale ha espresso le sue considerazioni post-elettorali.

-Una tua considerazione a caldo su queste elezioni primarie?

Ho una posizione “contraddittoria”. Ti spiego: si sono rivelate, nello stesso momento, un enorme momento di mobilitazione e – assieme – la dimostrazione di una kermesse che smentisce nei fatti la sua “annunciata” natura democratica, per la capacità di mobilitazione “manu militari” che alcune cordate di potere dimostrano di avere, oggi come ieri, a Battipaglia.

-Cosa pensi del neo-candidato sindaco, Enrico Lanaro?

Non lo conosco. Me ne hanno parlato benissimo ed è molto popolare. Sono contento per lui. Un po’ meno per alcuni suoi “compagni di strada” per i quali non posso dire altrettanto

-Tra i quattro c’è qualcuno che avresti preferito?

‘Preferito’ è una parola grossa. Diciamo che se fossi stato un iscritto al PD avrei votato per Ciotti. Ma iscrivermi al PD sarebbe l’ultima cosa che farei…

-Oggi Nicola Landolfi e Luca Lascaleia sono stati protagonisti di un siparietto: sono stati immortalati dalle telecamere mentre giocavano a calcio balilla all’interno del centro sociale, seggio elettorale delle primarie. Cosa ha dai dire in merito?

Se c’era Landolfi era di sicuro calcio “balilla”. Poi in coppia con Lascaleia erano di sicuro una schiappa..

-Pensi che le primarie siano un metodo efficace e democratico? Alle urne si sono recati giovani forzisti, membri di ‘Noi con Salvini’ e rappresentanti di spicco della destra battipagliese. Come te lo spieghi?

Le primarie sono un metodo folle di scelta del candidato. Lo dimostra la tua ultima domanda. Ci rendiamo conto che il candidato della c.d. “coalizione di centrosinistra” è stato determinato dalla destra battipagliese? Va bene che il PD ormai è STABILMENTE ed UTILMENTE collocato nello scenario nazionale come un partito di destra (nemmeno moderata) per la sua posizione direi quasi culturale oltre che politica.

Hanno posizioni antisindacali, anti-operai, liberiste, di ammirazione per la peggiore destra padronale del capitalismo di rapina internazionale (dai Colaninno ai Marchionne, sono quelli i loro “punti di riferimento”). Ma a Battipaglia quella collocazione di destra è ormai ufficializzata. Non tanto per le facce delle persone arrivate a votare, ma per le cordate che si sono mosse. La “vecchia” politica, quella contro la quale ci siamo battuti per venti anni ormai è STABILMENTE nel PD, ha trovato nel PD la sua collocazione naturale. Non per Lanaro, ripeto, che sarà anche persona degnissima. Anzi: che certamente lo è. Ma per la “benzina” che ha messo nel motore.

-In conclusione?

Percorso di mutazione genetica compiuto dal PD battipagliese perfettamente in linea (se non addirittura avanti) a quella nazionale. Aspetto con ansia di vedere un candidato di SINISTRA per giugno. La speranza c’è sempre.

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