CronacaInchiesta

Processo Mastrogiovanni, slitta ancora la sentenza

VALLO DELLA LUCANIA. Slitta ancora la sentenza d’appello per la morte di Franco Mastrogiovanni, il maestro di Castelnuovo Cilento spirato il 4 agosto del 2009 dopo quasi quattro giorni di contenzione nel reparto di psichiatria di Vallo della Lucania. Ieri mattina erano previste al Tribunale di Salerno le arringhe conclusive dei difensori, ultimo atto prima che la Corte potesse ritirarsi in camera di consiglio per emettere la sentenza. Invece l’assenza di uno dei giudici ha fatto rinviare l’udienza all’1 luglio, alimentando il malumore delle parti civili e il rischio che il processo possa concludersi con il colpo di spugna della prescrizione. Un’ipotesi già attuale se il collegio non dovesse accogliere la ricostruzione della sentenza di primo grado, che ritenendo la morte di Mastrogiovanni conseguenza del reato di sequestro di persona ha comportato l’aumento della pena edittale prevista per l’omicidio colposo e allungato di conseguenza i tempi di prescrizione. Non a caso tra le parte si stanno già approfondendo i calcoli sulle pene, in attesa che a luglio – dopo quasi quattro anni dalla sentenza di primo grado – il processo d’appello possa finalmente concludersi.

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Franco Mastrogiovanni

Nell’ottobre del 2012 il Tribunale di Vallo ha condannato a 4 anni il medico Rocco Barone (che aveva disposto la contenzione, senza – si sottolinea nella sentenza – annotarla in cartella clinica), a 3 anni e 6 mesi il primario Michele Di Geni, a 4 anni il medico Raffaele Basso, a 3 anni i colleghi Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto e a 2 anni il medico Michele Della Pepa. «Non vi è alcun dubbio – si legge nelle motivazioni – sul rapporto di causalità tra le condotte dei medici e il decesso». Erano stati invece assolti i dodici infermieri, ma per undici di loro la Procura ha chiesto la condanna in appello.

(Articolo tratto da La Città di Salerno)

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