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Prosciugavano postapay di un salernitano con giochi on line: denunciati

SALERNO. Truffa informatica. È l’ipotesi d’accusa di cui devono rispondere quattro palermitani e un rumeno residente a Rovigo resisi protagonista di un furto di postapay di un salernitano. Le indagini si sono concluse ieri con la denuncia del personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, diretto dal primo Dirigente, Luciana Palmieri.

L’indagine, condotta da personale della 7° Sezione della Divisione Anticrimine, specializzato nell’attività di contrasto alle truffe mediante strumenti telematici, coordinato dall’Ispettore Capo Angelo Labella, è stata avviata in seguito ad una denuncia presentata da un cittadino salernitano che, dopo aver consultato il proprio estratto conto on line, aveva notato la presenza di numerose operazioni effettuate con la sua carta postepay.
Le transazioni erano collegate a pagamenti su siti di gioco on line di due note società di scommesse.

A seguito della presentazione della querela, i poliziotti della Questura hanno contattato le società beneficiarie dei pagamenti on line per identificare gli autori delle transazioni, accertando che la carta postepay era stata utilizzata per delle giocate sui siti web mediante versamenti su conti di gioco, attualmente bloccati.

Gli agenti hanno accertato, inoltre, che le transazioni fraudolente erano finalizzate alla ricarica di 5 conti di gioco di cui 4 attivati on-line ed uno attivato dal cittadino rumeno mediante l’esibizione della carta d’identità rilasciata in Romania ed il certificato di attribuzione del codice fiscale, rilasciato a Rovigo.
Il rumeno, in particolare, risultava aver partecipato a sessioni di casino games (roulette) puntando le fiches sulle variabili opposte (rosso o nero, pari o dispari), assicurandosi in questo modo la vincita senza passaggi di chip con conseguente prelievo da parte di un altro giocatore (vincente), non essendo il suo conto di gioco abilitato al prelievo per mancata regolarizzazione della posizione contrattuale.

Gli altri tre giocatori, invece, avevano effettuato giocate a poker – nella modalità cash – nelle quali la società di scommesse interessata aveva rilevato un comportamento anomalo di gioco; nel caso di specie, infatti, i giocatori si erano resi protagonisti di episodi collusivi in cui la strategia di gioco adottata era volta a favorire gli avversari che avevano dei regolari conti abilitati al prelievo e che quindi consentivano agli investigatori di identificarli compiutamente attraverso i documenti di identificazione, che venivano acquisiti.
A seguito degli ulteriori accertamenti i poliziotti hanno accertato, infine, che i 4 denunciati annoverano numerosi precedenti per reati della stessa tipologia.

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