Cronaca

Protesta pacifica contro lo stop alle nascite negli ospedali di Polla e Sapri

Dopo lo stop alle nascite negli ospedali di Polla e Sapri dal 2019, è iniziata la protesta. Tutti infatti si sono uniti contro la chiusura degli ospedali di Polla e di Sapri.

Oggi, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano, è stata organizzata la protesta pacifica “L’(i)eto Evento al  Leto, Rivoluzione Neonatale”. A scuola, infatti, alunni, insegnanti e personale scolastico hanno portato dei bambolotti per simulare un evidente stato di gravidanza, il tutto in segno di protesta contro il Decreto  emesso dalla Regione. Intanto, sui social è divenuto virale l’hastag #iocisononato ideato dall’associazione “I ragazzi del Ponte” di Polla. A schierarsi accanto ai cittadini del Golfo di Policastro, anche i sindacati.

L’appello dei vertici di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, e Fials

Vogliamo che una volta per tutte ci venga riconosciuta dignità e soprattutto si eviti di metterci in condizioni di migrare anche solo per “nascere”. Ci viene spontanea una riflessione, a livello nazionale c’è una battaglia di sensibilizzazione per la riduzione del ricorso al taglio cesareo, questa chiusura, al contrario incrementerà il ricorso a tale procedura, proprio per evitare problemi per la mamma e il bambino, in considerazione anche della distanza e del disagio che le nostre strade comportano per il raggiungimento in tempi brevi, dei punti nascita attivi sul territorio Salernitano. Ci tange, essendo noi operatori sanitari, fare un esempio, per far capire a chi ha preso questa decisione vergognosa cosa comporta la mancata programmazione di cui sopra: una signora gravida con distacco di placenta, se non viene soccorsa nel tempo massimo di circa mezz’ora rischia di perdere la vita lei e il bambino. Allora, che il governo centrale si mettesse d’accordo con se stesso, vuole mettere a rischio la vita delle persone? Vuole che si ricorra sempre più al taglio cesareo? Vuole fare campagna di sensibilizzazione sui tagli cesarei? Vuole che la spesa procapite lieviti a dismisura? Vuole che cerchiamo volontari per procreare?



LIl monito di Gerardo Ceres, segretario generale della Cislusura dei punti nascite degli ospedali di Polla e Sapri afferma: “siamo vicini alle comunità interessate e sosteniamo la mobilitazione popolare promossa dalle istituzioni locali. Siamo contrari alla chiusura delle strutture di Polla e Sapr”.

La richiesta

La Regione Campania, dal canto suo, tornerà a chiedere al Governo la deroga, già concessa all’ospedale di Vallo della Lucania mentre il Consiglio provinciale, nella  seduta di domani, voterà una delibera da inoltrare al Governo, proprio per il mantenimento dei due punti nascita.

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