Cronaca

La tragedia di Anna: uccisa dall’ex nel salone da parrucchiere | Il padre: “Diceva di volermi bene, mi ha ammazzato”

Ragazza uccisa a Pontecagnano: la storia di Anna Borsa e Alfredo Erra | Femminicidio | Arresto | Suicidio | Cosa è successo

Col passare delle ore emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Anna Borsa, la ragazza uccisa a Pontecagnano dall’ex Alfredo Erra nella mattinata di martedì 1 marzo. L’uomo, dopo aver ucciso l’ex ragazza nel salone di parrucchiere presso il quale lavorava la giovane, si è dato alla fuga dopo aver tentato il suicidio. È stato poi fermato e posto in stato di fermo nel primo pomeriggio.

Ragazza uccisa a Pontecagnano: cosa sappiamo di Anna Borsa e Alfredo Erra

Il corpo senza vita di Anna è stato visto anche da Ettore Borsa, il padre di Anna: “Diceva che mi voleva bene come un padre… Ho visto quanto mi voleva bene, mi ha ammazzato perché mi ha tolto la cosa più importante che avevo, mia figlia Anna” ha spiegato il padre di Anna, riferendosi all’ex fidanzato della figlia come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. 

Ieri mattina Erra si è recato al lavoro, presso una azienda specializzata in lavori di edilizia interna. Poi, con la Fiat Panda della società, ha raggiunto il salone Sica di via Tevere, dove Anna lavorava. Un amico della ragazza lo ha notato, allertando gli agenti di Polizia Municipale: “Sapevo che andava a dare fastidio ad Anna, come sempre negli ultimi mesi”.


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Anna Borsa

Erra è entrato nel negozio, ha chiesto alla ragazza di uscire. “Vado via, da mia zia, per un po’…” le avrebbe detto e dopo il “Fai bene” di Anna il 40enne avrebbe estratto la pistola e puntandogliela alle tempie e sparando il colpo risultato fatale. Ha sparato altri colpi, ferendo anche Alessandro C, nuovo compagno di Anna che si trovava davanti al negozio.

Il racconto del padre di Anna Borsa

Ha lo sguardo fisso nel vuoto Ettore Borsa, padre di Anna: Io ero andato dai carabinieri, ero andato… Avevo detto che questo dava fastidio a mia figlia, che stava esagerando ma doveva essere Anna a denunciarlo veramente… E lei: papà sì, lo faccio… ho visto come lo ha fatto, ho visto…”-

“Io ti uccido, finisce che ti uccido…” aveva detto pochi giorni prima Erra, e così è stato. Lei aveva anche pensato concretamente di denunciarlo, si era fatta accompagnare in caserma da qualche amica, salvo tornare sui suoi passi. “Non voleva rovinargli la vita” spiega un’amica e collega.

Alfredo Erra, chi è l’uomo che ha ucciso Anna Borsa a Pontecagnano

Alfredo Erra è l’uomo che ha sparato ed ucciso Anna Borsa, la ragazza morta Pontecagnano nella mattinata di martedì 1 marzo. La giovane è stata uccisa nel salone di parrucchiere di via Tevere dove lavorava dal suo ex compagno.

Alfredo ha ucciso l’ex ragazza con una serie di colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto la testa della vittima, uccidendola sul colpo. L’uomo avrebbe ferito anche A.C., soccorso e trasferito in ospedale. Dopo aver commesso l’omicidio l’uomo,ha fatto perdere le sue tracce. Sul posto gli operatori del soccorso ed i carabinieri per le indagini del caso. Dopo qualche ora, Alfredo Erra è stato rintracciato.


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Chi è l’assassino di Anna Borsa

“Era tutto vestito di nero: tuta, giubbotto e scarpe – racconta una testimone dell’omicidio, collega della vittima – aveva anche un trolley. Anna aveva paura. E anche io. Quando è entrato nel negozio, gli ho detto di uscire. Ma lui mi ha risposto: “devo dirle solo una cosa””.

Anche Anna, secondo la ricostruzione della donna, gli aveva detto di uscire fuori dal salone perché sarebbe stata disposta a parlargli all’ingresso. E non alla presenza dei clienti. «Era venuto già venuto due o tre volte nelle scorse settimane – prosegue la testimone – Anna viveva nella paura da mesi, da luglio. Lui non aveva mai accettato la separazione, era convinto che Anna fosse solo sua. In passato lo abbiamo più volte allontanato, ma oggi c’erano i clienti in negozio”.

Femminicidio Pontecagnano, racconto choc della collega di Anna

Femminicidio avvenuto a Pontecagnano, il racconto choc della collega di Anna: “Sono andati in ufficio, poi lui ha sparato”. Racconto choc della collega della vittima: “Lui è arrivato tranquillo al negozio, voleva parlare con Anna. Sono andati dentro all’ufficio e poi ho sentito i colpi”. Si chiama Paola, la collega nonché amica di Anna Borsa, 30enne uccisa dall’ex fidanzato all’interno del salone di parrucchiere in via Tevere.

Femminicidio Pontecagnano, arrestato l’omicida di Anna Borsa: ha tentato il suicidio

L’uomo avrebbe rivolto l’arma contro la sua testa, esplodendo un proiettile che lo avrebbe solo ferito, prima di puntare l’arma contro l’attuale compagno della vittima, ora in prognosi riservata presso il Ruggi D’Aragona.

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