Cronaca

Battipaglia, rapina da 15mila euro al Trade Land: scattano tre arresti | I NOMI

Rapina da 15mila euro al Trade Land di Battipaglia: tre arresti. In manette tre persone, tutte della provincia di Napoli

Tre arresti dopo la rapina al Trade Land di Battipaglia. Nelle prime ore di giovedì 9 dicembre, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione a un provvedimento cautelare applicativo di misura cautelare personale, emesso dall’Ufficio del Giudice per le indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno nei confronti di tre soggetti, tutti residenti nel Napoletano, indagati, in concorso, di rapina aggravata, lesioni, ricettazione e porto ingiustificato di armi.

L’attività investigativa coordinata dalla dottoressa Bianca Rinaldi scaturisce dalla rapina commessa il 1° aprile scorso nella zona industriale di Battipaglia ai danni dell’esercizio di vendita all’ingrosso di bibite “Trade Land”.

Rapina al Trade Land di Battipaglia: tre arresti

Del gruppo faceva parte anche un quarto soggetto, S.F. anche lui del Napoletano, sottoposto a fermo dai militari dell’Arma di Battipaglia nelle ore successive alla rapina, per i medesimi reati nell’ambito di altro procedimento penale.

I quattro, assieme ad un altro complice ancora ignoto, sono entrati all’interno dell’ingrosso di bibite con il volto travisato da mascherine e cappuccio, uno armato di pistola ed un altro di bastone in gomma telescopico ed hanno immobilizzato i cinque dipendenti e due clienti legando loro i polsi con delle fascette da elettricista, poi hanno minacciato il titolare, un ebolitano di 48 anni, e si sono fatti consegnare l’incasso contenuto nella cassaforte (circa 15mila euro).


rapina-battipaglia-trade-land-arresti-battipaglia-nomi-chi-sono


Prima di fuggire i malfattori hanno derubato uno dei clienti, sottraendogli la somma di 2mila euro. Durante la rapina uno dei dipendenti è stato picchiato con lo sfollagente telescopico, provocandogli lesioni ed escoriazioni guaribili in 7 giorni.

Le indagini

I militari giunti sul posto, avvertiti dal titolare che era riuscito a liberarsi dopo la fuga dei rapinatori, sono riusciti subito ad individuare una delle due auto usate per la fuga, peraltro oggetto di furto, grazie al sistema di video sorveglianza dell’esercizio e, con grande acume investigativo, hanno seguito i movimenti dell’auto grazie alle telecamere dei caselli autostradali e della città di Napoli.

Infatti le due vetture sono state individuate in un quartiere residenziale nei pressi della stazione Garibaldi di Napoli, proprio sotto casa degli indagati, difatti uno dei soggetti fu immediatamente riconosciuto grazie ai suoi abiti e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

Le successive indagini, condotte grazie all’analisi da parte del RIS di Roma delle tracce rinvenute sul luogo della rapina e nelle due vetture, dalla visione delle telecamere di sorveglianza cittadine di Napoli e dall’incrocio dei tabulati telefonici, hanno fornito elementi gravi e concordati sulla responsabilità dei tre arrestati. I tre dovranno ora rispondere delle accuse contestate nella misura cautelare dal GIP del Tribunale di Salerno aggravate dal fatto che sono tutti recidivi.

I nomi

Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Città, in manette sono finiti;

  • Ferdinando Spinelli, 37 anni (arrestato due giorni dopo il colpo);
  • Salvatore Brunetti, 58 anni;
  • Gaetano Vezzi 50 anni;
  • Giuseppe Criscuolo, 27 anni

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio