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Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici: c’è anche Amalfi, la 1° città campana

Il decreto ministeriale

Come si legge nel decreto ministeriale che istituisce l’Osservatorio del Paesaggio Rurale, l’iscrizione al registro è prevista per quelle zone che: “conservano evidenti testimonianze della loro origine e della loro storia, mantenendo un ruolo nella società e nell’economia”.

Condizioni quanto mai valide per la città di Amalfi, che ha avuto modo di dimostrare con un corposo dossier – discusso dalla ricercatrice universitaria Giorgia De Pasquale – il dato storico che il particolarissimo assetto odierno è figlio dell’opera dei “marinai contadini” che oltre ad attraversare tutto il Mediterraneo sulle rotte commerciali restavano sempre con un piede a terra, nei terrazzamenti che hanno eretto con le antiche conoscenze della costruzione delle macere a secco e dai quali ricavavano sostentamento nei mesi nei quali non potevano navigare.

Terrazzamenti la cui importanza odierna è data dalla funzione di difesa del suolo alla quale assolvono: sono il baluardo che tiene in equilibrio la montagna e protegge la città dal dissesto idrogeologico e per questo vanno salvaguardati e difesi dall’abbandono.

Le dichiarazioni dell’assessore Amatruda

“Si tratta di un importante riconoscimento che apre nuove possibilità per il sostegno all’agricoltura nella nostra città.

Dopo l’apertura del Mercatino del Contadino, col quale diamo modo ai coltivatori amalfitani di vendere in piazza Municipio i loro prodotti trovando un immediato ristoro economico, abbiamo individuato nel Registro del Paesaggio Rurale un valido strumento per accendere la luce sulla desertificazione dei terrazzamenti e esplorare nuove opportunità per combatterla.

Ringrazio tutti quanti hanno collaborato alla realizzazione del dossier, in particolare la presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, professoressa Ermelinda Di Lieto, che oltre ad aver fornito la documentazione storica e fotografica degli archivi del Centro, è sempre stata presente nel seguire i vari passi della procedura per l’iscrizione al registro, che abbiamo avviato nel 2016”


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