Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: al via un bando per incentivarne la raccolta

BATTIPAGLIA. L’associazione Civica Mente suggerisce al Comune di Battipaglia la partecipazione al bando “Raee – Bando del 1 dicembre 2014 – Fondo 5 euro/tonnellata, contributi per centri di raccolta” per l’efficientamento del ciclo integrato sui rifiuti Raee.

«I Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) – spiega Rosa Ferro, componente del nucleo per le politiche per l’ambiente in Civica Mente – costituiscono una problematica di crescente rilievo sia in ambito scientifico sia tecnico-amministrativo data la loro eterogenea composizione e la differente presenza di sostanze potenzialmente pericolose, ma preziose, al loro interno (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio)».

Questo ha contribuito ad accrescere l’attenzione del legislatore verso questa problematica e verso le possibili opzioni di valorizzazione di tali rifiuti. Per garantire, quindi, la protezione dell’ambiente, recependo le Direttive europee, la legge italiana, prima con il D.Lgs n° 151/2005 modificato poi, dal D.Lgs. n° 49/2014 ha introdotto anche per la gestione dei Raee il principio di responsabilità del produttore essendo il primo a immettere queste apparecchiature sul territorio. Una parte fondamentale in questo sistema è la partecipazione degli enti locali con i centri di raccolta Raee e quindi la partecipazione attiva dei cittadini. Una opportunità potrebbe essere che l’Ente Comunale partecipasse con un suo progetto al bando “Fondo 5euro/tonnellata premiata” perché grazie a questi fondi si può coinvolgere il cittadino attraverso campagne informative e permettere ad attività già operandi nel settore a Battipaglia di ampliare e/o migliorare questo servizio attraverso il miglioramento della pavimentazione, e/o delle strutture degli impianti volti alla raccolta e trattamento delle acque meteoriche, cartellonistica, miglioramento di viabilità, per altro, potendo ampliare i propri spazi attrezzati per questo servizio avvalendosi di beni confiscati in disponibilità dello stesso ente comunale.

«Questa proposta, oltre ai chiari vantaggi dal punto di vista economico, dei servizi e, magari, di un piccolo indotto lavorativo aggiuntivo – sostiene Carmine Sica, delegato alle politiche per l’ambiente e il territorio in Civica Mente – contiene due linee di indirizzo importanti per il territorio. Innanzi tutto è possibile ripartire con beneficio da quelli che sono stati due marchi infamanti per il nostro territorio: i rifiuti e la criminalità organizzata. E poi si può reindirizzare l’economia del territorio, abbandonato dalle industrie, verso la green economy, l’unico settore economico in crescita sia nel mondo che in Italia, senza ledere l’identità e la vocazione, ben ripresa, del territorio, quale l’agricoltura».

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