Camorrista salernitano con 227 anni di carcere torna libero e ricostruisce il suo gruppo per uccidere un avversario

Emerge la vicenda di Rosario Giugliano, soprannome noto come ‘o Minorenne, il quale la scorsa settimana avrebbe provato ad uccidere il pregiudicato Carmine Amoruso, 38enne ex pentito e oggi inserito a sua volta nell’ambito criminale. Nella mattinata di oggi, lunedì 19 aprile, nei confronti di Giugliano è scattato un decreto di fermo al pari del 31enne Nicola Francese. Entrambi gravemente indiziati di tentato omicidio pluriaggravato da premeditazione e dal metodo mafioso e di detenzione illegale di più armi comuni da sparo.

Rosario Giugliano torna in libertà e prova ad uccidere il rivale

Giugliano aveva accumulato una pena pari a 227 anni di carcere ma a marzo aveva ottenuto la scarcerazione e, una volta tornato in libertà, aveva ricostruito un suo gruppo criminale. Secondo la Procura antimafia di Salerno, ‘O Minorenne avrebbe provato ad uccidere Amoruso la scorsa settimana, in un raid andato in scena a San Marzano sul Sarno. 

L’agguato

Lo scorso 13 aprile, i due indagati hanno teso un agguato nei confronti di Carmine Amoruso, raggiunto e ferito da ben 14 colpi di pistola. Giugliano e Francese avrebbero prima bloccato l’auto di Amoruso, poi avrebbero sparato verso il vano motore in modo da impedirne la fuga, il tutto in pieno giorno, a pochi passi dal cimitero comunale di San Marzano sul Sarno.

Chi è Rosario Giugliano

Oggi 60enne, in passato Giugliano era stato sicario della batteria di fuoco di Carmine Alfieri, superpadrino che guidava la Nuova Famiglia. Dopo aver accumulato una lunga serie di condanne per numerosi omicidi, Giugliano avrebbe dovuto scontare oltre due secoli e mezzo in carcere. Una pena ridotta a 30 anni in seguito alla dissociazione ma ora dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio.

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