Cronaca

Rubata l’identità a 20 docenti salernitani

Insegnanti di Salerno e provincia partecipano a un congresso formativo al Nord Italia e si ritrovano intestatari di partita Iva e a dover pagare contratti telefonici e utenze varie. Potrebbe essere una derivazione del gruppo che agiva nella zona orientale di Salerno ad aver truffato compagnie telefoniche e società che erogano luce, gas e altri servizi, coinvolgendo i docenti a loro insaputa. A farne le spese stavolta sono stati anche ignari professori ma non sarebbero gli unici. Alcuni residenti al Nord si sarebbero trovati intestatari di società a Salerno, anche se non c’erano mai stati.

Il corso di una società e i dati personali

Gli insegnanti avrebbero partecipato al corso organizzato da una società salernitana e avrebbero fornito alla ditta i loro dati personali. Non si sa a quale punto della rete di comunicazione con l’organizzazione del corso quei dati sarebbero stati rubati e trasferiti a malfattori che hanno sottoscritto contratti con diverse società poi non onorati.

Una truffa che sembra figlia di quella scoperta mesi fa e che si presume nata proprio nella zona orientale di Salerno e che poi si sarebbe estesa in altre province, attraverso la registrazione alle Camere di commercio in particolare di Napoli.

L’indagine della Procura

Probabilmente, la mente è rimasta a Salerno ma, visto l’indagine della Procura salernitana su questi casi emersi a novembre scorso, avrebbero deciso di cambiare aria e aprire le false partite Iva con posizioni ubicate nel Napoletano. Duplice i filoni dell’attività criminale, quello basato su nullafacenti che per pochi soldi accettano di intestarsi aziende fittizie e un altro focalizzato sul furto d’identità. E i numeri sono notevoli. Centinaia sono le persone, buona parte residente tra Pastena, Santa Margherita, Quartiere Italia, Quartiere Europa e Mercatello quelle che si sono detti falsamente piccoli imprenditori con ditte individuali, ma crescono anche gli ignari titolari di piccole imprese. Al primo gruppo si iscrivono i cosiddetti consapevoli, quelli cioè, che si prestano ad aprire ditte individuali a loro nome per poche centinaia di euro. Si tratta di nullatenenti di tutte le età.

La truffa per frodare compagnie telefoniche

La truffa è stata messa su soprattutto per frodare le compagnie telefoniche ben sapendo, purtroppo, che quasi mai sporgono denuncia contro i truffatori. Il raggiro ruota attorno alla sottoscrizione dei contratti telefonici per ottenere un cellulare di alta fascia che poi viene rivenduto immediatamente.

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