SALERNO. Nessun rischio sul fronte della privacy, nessuna criminalizzazione del dipendente pubblico: rilevare le impronte digitali azzera il rischio di imbattersi nei cosiddetti furbetti del cartellino ed è un esempio di trasparenza.
È quanto sostenuto da Oreste Florenzano, direttore amministrativo dell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, il primo ente pubblico autorizzato dal Garante della Privacy a installare un sistema di lettura di dati biometrici.
La sperimentazione
“Dopo una prima fase di sperimentazione – spiega all’Adnkronos Florenzano – il sistema di rilevazione delle impronte è entrato a pieno regime nel gennaio…