Salernitana, è ancora presto per cantare il "De Prufundis"

Prima di ieri sera la salvezza era difficile. Dopo il pari rimediato contro l’Entella in superiorità numerica, tra le mura amiche e a tempo quasi scaduto, diventa tutto obiettivamente più complicato. Il colpo di testa di Iacoponi è una mazzata psicologica non indifferente. Di quelle che possono lasciare più di una scoria. Toccherà all’allenatore il compito di risollevare il morale di una squadra che, prestazione dopo prestazione, si stava tirando fuori dalla palude in cui è piombata a causa di una stagione non entusiasmante sotto diversi aspetti.

SQUADRA VIVA – La Salernitana c’è. E’ viva, lo attesta persino la pronta reazione appena subito il goal del 2-2 con Coda che ha avuto sul sinistro la palla del sorpasso dell’incredibile 3-2 al 95′. L’attaccante metelliano aveva preso in controtempo Iacobucci, ma il portiere dell’Entella, invece, è stato bravo a farsi trovare pronto e a respingere la conclusione del numero nove campano. Granata,  nel complesso, abbastanza spreconi, una caratteristica, ormai fissa, di queste partite della gestione Menichini. Menzione speciale per Sergiu Bus che, alla prima da titolare, trova subito la rete. Un goal da attaccante vero.

NON E’ SFORTUNA – Quando si subisce un goal nei minuti finali, si parla subito di sfortuna: di certo, la Salernitana non sta vivendo una stagione fortunata ma ieri, all’Arechi, sono emersi errori elementari che vanno al di là della dea bendata. Una squadra abbastanza esperta, con calciatori che hanno vissuto stagioni nella massima serie del calcio nazionale non può gestire il vantaggio, di risultato e numerico, nel modo in cui è stato fatto. Infine, le mole di occasioni vanno concretizzate perché questa categoria ha dimostrato come al primo sbaglio si paga un caro prezzo. E se la Salernitana non è cinica, dall’altra parte i Diavoli Neri hanno dimostrato una concretezza senza pari.

ERRORI ELEMENTARI – I due goal subiti rispecchiano la Salernitana di questa stagione: distratta in difesa, presuntuosa in attacco. L’Entella punge su due azioni da calcio piazzato in cui gli uomini di Menichini hanno mostrato pesanti lacune: la mancanza di cattiveria, in occasione della rete di Troiano, seguita dall’errato posizionamento sul goal di Iacoponi, con solamente due calciatori del sodalizio ligure a saltare contro i sette di quelli granata. La gestione, poi, del possesso palla è stato osceno. Da calciatori d’esperienza ci si aspetta una diversa lettura della partita.

CALENDARIO – Il calendario può dare speranze alla formazione granata. Nelle prossime tredici partite ci sono molti scontri diretti, la maggior parte dei quali in casa (nell’ordine: Lanciano, Latina, Pro Vercelli, Vicenza, Livorno, Ascoli, Modena, Como. In trasferta si giocherà solamente in Piemonte contro i biancoscudati e nelle Marche). Un rush finale importante, in cui la Salernitana non può e non deve più fallire, soprattutto all’Arechi che dev’essere fortino inespugnabile. Per cantare il “De Prufundis” c’è ancora tempo…

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