Cronaca

Spaccio di droga a Salerno, arresti nella zona orientale: sgominata una banda

Salerno si sveglia con un nuovo blitz anti droga nel giorno dei festeggiamenti per San Matteo. All’alba di giovedì 21 settembre, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Salerno.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura del capoluogo. Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico degli stupefacenti nella zona orientale della città di Salerno.

Salerno, blitz anti droga nel giorno di San Matteo: arresti nella zona orientale

All’alba di giovedì 21 settembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare in, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno su richiesta di questa Procura della Repubblica.

I nomi degli arrestati

È finito in carcere Antonio Abate, ritenuto dagli inquirenti capo, promotore e organizzatore della associazione. E poi ancora:

  • Alessandro Rinaldi;
  • Natale Memoli;
  • Silvia Pappalardo;
  • Antonio D’Elia;
  • Francesco Mercadante;
  • Giorgio Prisco;
  • Raffaele Grillo;

Agli arresti domiciliari Giulio Placanico, in qualità di partecipe, di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Le indagini

Il provvedimento cautelare ha ritenuto la sussistenza, allo stato, di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati ritenuti responsabili di aver costituito un’associazione dedita, tra il 2020 e il 2021, allo spaccio di crack, cocaina e hashish, nel quartiere Mercatello di Salerno e nel carcere di Fuorni.

Secondo quanto ritenuto dal GIP allo stato delle investigazioni, lo stupefacente veniva introdotto in carcere attraverso il dipendente di una cooperativa (estranea ai fatti) incaricata di condurre un progetto lavorativo d’inclusione per i detenuti impiegati nel confezionamento di mascherine per l’emergenza Covid, nonché tramite un detenuto che beneficiava di permessi premio.

La droga veniva introdotta nel carcere salernitano (in particolare crack e marjuana) attraverso “plurimi canali di fornitura” come spiega il gip Piero Indinnimeo nell’ordinanza cautelare, in particolare con la complicità di un dipendente di una cooperativa che aveva l’incarico di organizzare un progetto di inclusione per i detenuti.

Redazione L'Occhio di Salerno

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