Cronaca

Salerno: scambio di bambini, madre allatta quello sbagliato

SALERNO. La vicenda è avvenuta giovedì quando una neomamma ha coccolato e allattato la sua piccola fino a quando è giunto il momento del cambio del pannolino.

Già, proprio in quel momento  la scoperta scioccante: quel neonato che aveva allattato e coccolato non era la sua Gessica ma era un maschietto.

Sulla vicenda è intervenuto il fratello della neomamma che al giornale la Città di Salerno ha dichiarato: «Se fossero state due femminucce, mia sorella non avrebbe mai scoperto che non si trattava di sua figlia. Mia sorella ha partorito in mattinata e subito dopo mia nipote è stata portata nel nido senza averle applicato il braccialetto, che le è stato messo solo in un secondo momento ce l’hanno riportata vestita con una tutina rosa e mia sorella raggiante l’ha abbracciata e l’ha allattata. Poi quando nel pomeriggio le è stato cambiato il pannolino, e si è visto che si trattava di un maschietto, la gioia è sparita per fare posto alla disperazione e alle lacrime. A quel punto il personale della clinica è corso nella camera dell’altra mamma. Gessica, vestita d’azzurro, era tra le braccia dell’altra mamma, ignara di tutto. Alla signora è stato detto che le portavano via il piccolo per cambiargli il pannolino e solo dopo hanno portato i rispettivi pargoli alle mamme».

Le due famiglie sono state sommerse dai dubbi a tal punto che hanno contattato la polizia per chiederne l’intervento e ora la famiglia della piccola Gessica è in apprensione in attesa del risultato dell’analisi del DNA.

Su questo il fratello della neomamma ha aggiunto «Le bimbe nel nido quel giorno erano cinque, incluso mia nipote, e quindi oggi mio cognato si è sottoposto al prelievo del sangue. Vuole essere certo di portare a casa sua figlia, visto che nel nido c’erano più bambine». La Nonna materna, presente nel momento del cambio pannolino ha dichiarato  «Non è stato uno scambio di tutine ma uno scambio da femmina a maschio. Scoprirlo è stato scioccante. Abbiamo voluto l’esame del Dna perché ci sono troppi dubbi, cioè sei parti tra cui cinque femmine e un maschio. Spero che chi ha sbagliato, ne paghi le conseguenze. Un giorno così bello è diventato un incubo». Tutti i familiari, spiega la nonna materna, sono rimasti increduli di fronte a un episodio così sconcertante. «Abbiamo chiamato la polizia per capire come sia potuta accadere una cosa così terribile. Avere un bambino per mezza giornata tra le braccia e fare quella scoperta ci ha sconvolto».

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