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Salerno: alla Blachère la nuova edizione di Luci d’Artista. Arriva l’affidamento

SALERNO. Alla ditta “Blachere Illumination” l’affidamento per il montaggio, smontaggio e “gestione” delle Luci d’Artista.

A determinarlo e a mettere un punto alla “diatriba” è il Comune di Salerno, che con una determina pubblicata sul sito dell’ente affida ufficialmente il servizio alla società francese che aveva contestato la gara con cui il Comune capoluogo aveva affidato alla holding “Iren” di Torino l’edizione 2018 delle luminarie. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.

Salerno: la nuova edizione di Luci d’Artista

Subito il ricorso al Tar, accolto e la “bocciatura” poi al Consiglio di Stato per il Comune di Salerno, che sarebbe stato poi “costretto” ad affidare per due anni (dunque già dall’edizione 2019 della kermesse) l’evento Luci d’Artista alla società francese.

Il conflitto di interessi tra Comune di Salerno ed Iren

Secondo la Blachere infatti tra il Comune di Salerno e la Iren c’era “un palese conflitto di interessi” in quanto per l’incompatibilità – secondo la società francese – il Comune di Salerno avrebbe dovuto inibire i vincitori dal partecipare alla gara, in quanto la Iren Energia Spa si era aggiudicata l’appalto per la durata di tre anni ma condividendo in parte con Salerno Energia holding la gestione di Salerno Energia vendite.

“Al fine di assicurare lo svolgimento dell’evento, si procede – in mera esecuzione della richiamata sentenza di I grado del Tar Salerno e dell’ordinanza del Consiglio di Stato, fatto salvo l’esito del giudizio di merito in fase di appello – all’affidamento per “Ideazione e realizzazione, montaggio e smontaggio di installazioni luminose per l’evento “Salerno – Luci d’Artista” in favore dell’Operatore Economico Blachere Illumination Societé Par Actions Simplifiée che ha offerto il ribasso dell’11,600%”, si legge nel documento redatto da Palazzo di Città.

Accordo di due anni: quanto costeranno le Luci d’Artista

L’accordo dunque durerà due anni, per una somma di 4 milioni e 600 mila euro (2milioni e 300mila euro all’anno). Intanto la Iren di Torino attende la decisione della Corte di Giustizia dell’unione europea, che dovrà pronunciarsi sul caso Luci d’Artista che ha tenuto banco lo scorso anno.

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