Cronaca

Carcere di Fuorni: agguato tra i detenuti, olio bollente contro i rivali

SALERNO. Ormai è violenza continua e senza fine quella che da tempo si consuma all’interno della Casa Circondariale di Salerno. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE che, attraverso il Segretario Nazionale per la Campania Emilio Fattorello, fa il resoconto delle ultime ore di follia nel carcere salernitano.

La vicenda

Anche nella giornata di ieri, nella Prima Sezione, ormai una vera e propria terra di nessuno, si è  registrata l’ennesima violenta colluttazione tra detenuti di origini napoletane. I detenuti coinvolti, tre o quattro, sono venuti a diverbio tra loro e poi passati alle vie di fatto nella prima mattinata al momento della apertura delle celle.

Un detenuto, da poco rientrato dal Reparto Isolamento per motivi disciplinari, è  stato aggredito senza esclusione di proibiti mentre un altro, forse intervenuto in difesa del compagno, è stato fatto oggetto dal lancio di olio bollente.

I due malcapitati hanno subito gravi lesioni che hanno determinato il loro urgente ricovero al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Salerno. I reali motivi della contesa, come al solito, non sono chiari ma tutto lascia pensare, in considerazione degli eventi critici che si susseguono, che nella struttura penitenziaria salernitana vi sia un tentativo di imporre la legge del più forte per acquisire una leadership interna ed esterna.

I precedenti

Ma il SAPPE denuncia altri eventi critici accaduti. La sera precedente del 9 si è provveduto ad ulteriore ricovero urgente di un detenuto che presentava una vasta e profonda ferita da taglio ad un braccio. Sembra inoltre che lo stesso giorno sia stato rinvenuto alla Sesta Sezione isolamento -separazione un altro apparecchio telefonico micro – cellulare mentre al Reparto colloqui è stata rinvenuta una pennetta USB che i detenuti utilizzano clandestinamente perché a Salerno nelle celle sono in uso apparecchi televisivi a cui possono essere liberamente installate e utilizzate le penne USB che riescono a giungere nella disponibilità dei reclusi dall’esterno in maniera maldestra.

Il SAPPE ancora un volta ripropone la questione della C.C. di Salerno evidenziando le criticità quotidiane che ricadono sulla pelle delle donne ed uomini in divisa della Polizia Penitenziaria ed operatori tutti. Le assenze  giustificate ed i riposi medici toccano punte insostenibili oltre il 50%a fronte del 35% tollerabile. Ciò a causa di una organizzazione del lavoro non corrispondente agli Accordi esistenti e sottoscritti tra le parti in diversi livelli sia essi Nazionali che periferici che il 16 c.m. saranno oggetto di udienza innanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Salerno adito dal SAPPE per condotta anti sindacale – ex art.28 Statuto lavoratori.

La denuncia del sindacato

Capece evidenzia infine: “Questo di Salerno è l’ennesimo grave e intollerabile evento critico che vede coinvolto un carcere penitenziario della Regione Campania, regione abbandonata dall’Amministrazione penitenziaria. La realtà è che i nostri poliziotti continuano a lavora in condizioni stressanti e pericolose. E da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, gli episodi di violenza contro i poliziotti sono aumentati. Eppure – conclude – è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie. Cosa si aspetta a fare qualcosa per Salerno?”.

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