Cronaca

Salerno: cardiochirurgia all’avanguardia al Ruggi

SALERNO. Si dimostra all’avanguardia l’ospedale di Salerno e il suo reparto di cardiochirurgia.

Cardiochirurgia all’avanguardia al Ruggi: i dettagli

Il reparto di cardiochirurgia, diretto da Severino Iesu, infatti, ha effettuato l’ennesima operazione innovativa, adottando una nuova tecnica chirurgica per trattare in emergenza l’aorta dissecata in tutta la sua estensione toracica.

L’intervento

Si tratta di un intervento che, eseguito solo in alcuni centri internazionali, offre il vantaggio di ridurre sensibilmente le complicanze tardive a carico dell’aorta residua.

La tecnica d’intervento tradizionale utilizzata fino ad ora, infatti, prevede solo la sostituzione dell’aorta nel suo secondo tratto (detto ascendente). In questo modo si elimina il rischio di rottura dell’aorta nella sua porzione più fragile e non si agisce sulle altre porzioni all’interno del torace, ovvero il bulbo, l’arco e l’aorta discendente toracica.

Con questa nuova protesi si riduce il rischio di degenerazione e, in caso di sostituzione, offre la possibilità di una soluzione non chirurgica mediante l’utilizzo di una tecnica interventistica cardiologica che consente l’impianto della valvola aortica con approccio percutaneo.

Sarà ancor più facile, in questo modo, inserire in futuro, mediante un catetere, una nuova protesi biologica.

La protesi fu impiantata dall’equipe diretta da Severino Iesu su un uomo che era stato già operato 13 anni prima di impianto di protesi valvolare aortica biologica a seguito del malfunzionamento della valvola aortica bicuspide nativa.

Tuttavia, come prevedibile nei soggetti di età inferiore a 60 anni, la valvola impiantata era degenerata, tanto da causare un danno ad altre due valvole cardiache.

Il complesso intervento di riparazione della valvola mitralica e tricuspidalica e di risostituzione della valvola aortica con questa nuova protesi, secondo quanto riporta Il Mattino, offrirà al paziente il beneficio di un migliore stile di vita senza esporlo al rischio di un ulteriore intervento chirurgico.

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