Cronaca

Salerno, caso Silba: l'azienda chiede tempo ai sindacati

SALERNO. Il gruppo Silba chiede tempo ai sindacati per l’erogazione dello stipendio di aprile. La società, proprietaria delle strutture sanitarie di Roccapiemonte e Cava de’ Tirreni, ha spiegato, in una nota indirizzata ai rappresentanti dei lavoratori, di non avere ancora nella propria disponibilità la somma per adempiere al pagamento, come avvenuto invece lo scorso mese di marzo.

Sulla vicenda, inoltre, la Silba ha assicurato di aver sollecitato l’Asl al rimborso dei crediti maturati, per soddisfare così le esigenze delle maestranze. L’amministratore della società, il dottore Giovanni di Giura, ha anche annunciato l’avvio di un piano di rientro delle fatture anticipate con gli istituti di credito, che sono attualmente bloccate dall’Asl in attesa che si pronunci la Corte di Cassazione.

Sulla vicenda è intervenuto Antonio Malangone, sindacalista della Uil Fpl Salerno. «Dobbiamo ancora una volta dire che i lavoratori del gruppo Silba sono creditori di una mensilità e che tra qualche giorno maturerà la seconda», ha detto. «Il clima in azienda  non è sereno , poiché sul mantenimento degli impegni non ci sono garanzie.

L’Asl a dire il vero si era resa ed è attualmente disponibile a erogare con la necessaria continuità i pagamenti relative alle fatture  delle prestazioni rese , anche sulle quote sociali. Ma questo stato di cose alimenta  una costante esasperazione, esponendo i lavoratori a non poter attendere ai doveri quotidiani per assicurare un esistenza libera e dignitosa. Se entro 48 ore non dovessimo registrare segnali positivi, oltre a iniziative di natura sindacali saremo costretti ad attivare procedure legali di recupero coatto di quanto maturato e non corrisposto».

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