Cronaca

Salerno, chiesa dell’ex seminario abbandonata: il degrado

SALERNO. In quella cappella dell’ex seminario regionale hanno pregato centinaia e centinaia di seminaristi che nella secondo metà del Novecento avrebbero poi affollato, da sacerdoti, le diocesi del Mezzogiorno. Da cardinali come Crescenzio Sepe, a numerosi vescovi a tantissimi parroci.

Ma oggi quella cappella dell’ex seminario che negli anni Settanta la Chiesa salernitana vendette al Comune di Salerno non restano che mura sbrecciate, un ritrovo per prostitute e drogati. Inutile dirlo, pareti spoglie di quel che era un patrimonio di quadri ed icone presenti nella cappella.

Il degrado

Come racconta La Città, tra le tante scritte con spray che segnano le pareti, un tempo sacre, ne manca una: «Vergogna». Su quello che resta dell’abside campeggia un enorme graffito. Uno stipite è ancora decorato con foglie rampicanti mentre le finestre stile gotico – dove si possono solo immaginare le vetrate variopinte – sono tutte distrutte e all’interno gronda la pioggia.

All’esterno, gli alberi e le foglie ormai nascondono compietamente la facciata. Il cancello d’ingresso, al quale si arriva dopo aver percorso un viale dove praticamente tutti i lampioni sono stati distrutti, è chiuso e l’accesso è reso particolarmente complicato, sia dal parco che dall’altra parte della strada dopo che, per decenni, la chiesa è stata ricovero di tossici e prostitute.

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