Cronaca

Salerno, clona la sim del figlio e lo salva dagli spacciatori

SALERNO. La mamma aveva un sospetto da tempo, quello che il figlio si drogasse, che è diventato ben presto una realtà. Il figlio assumeva droga e doveva dei soldi ad un pusher della zona. La madre ha così deciso di clonare una sim – card, guardando così tutte le sue telefonate, Whatsapp e Telegram. Il figlio ogni volta che riceveva una chiamata o un sms era spiato dalla madre. Ben trenta giorni di intercettazioni per far sì che la donna avesse le idee chiare.

Come racconta il quotidiano Il Mattino, la madre è venuta a capo di questa situazione che era diventata insostenibile. Il professor Andrea Castaldo, ordinario di Diritto Penale al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno ha affermato: «Se si considera il caso in un’astratta dimensione tecnico, penso ad esempio ai reati informatici o alla violazione delle norme in tema di tutela della privacy. Ma, se si guarda, come è doveroso agli aspetti concreti, la non punibilità della madre deriverebbe comunque dall’assenza di dolo, poiché certamente non ha agito per arrecare un danno al ragazzo, anzi proprio il contrario.

Mi sembra interessante però il profilo sociale di questa vicenda. A che punto può spingersi la prevenzione di un genitore nei confronti di un figlio, tanto da tenere condotte borderline».

 

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