Cronaca

Salerno, un comitato per salvare la storica libreria Internazionale

SALERNO. La storica libreria Internazionale di Salerno ha ormai chiuso i battenti. Una decisione, questa del titolare, che ha scosso la città che si vede ora privata di un ennesimo punto di riferimento, in tema di cultura. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola

Salerno, un comitato per salvare la storica libreria Internazionale

Da qui, l’idea di dar vita ad un comitato pro-libreria Internazionale. L’associazione culturale Contaminazioni, infatti, si è fatta promotrice di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Museo Diocesano, nell’ambito della manifestazione VinArte 2018, dal titolo “Libriamo! La battaglia culturale in favore del libro e delle librerie”.

Un evento a cui hanno preso parte: Rino Mele, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’ateneo salernitano; Giuseppe Cacciatore, presidente della società salernitana di Storia Patria; Alfonso Amendola, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Unisa; Piera Carlomagno, giornalista, scrittrice, presidente dell’Associazione “Porto delle Nebbie”; Massimiliano Amato, giornalista, saggista; Alfonso Conte, docente di Storia Contemporanea Unisa; Mario Dell’Acqua Architetto; Vittorio Salemme Presidente dell’Associazione Memoria in Movimento.

Obiettivo dell’incontro dar vita ad una forma di resistenza in difesa del luogo storico che la Libreria Internazionale rappresenta, grazie alla nascita di un comitato, un movimento aperto a tutti che intende difendere, proteggere dall’indifferenza questo “luogo culturale”.

«Quando chiude una libreria tutti perdiamo qualcosa», ha dichiarato il professor Giuseppe Cacciatore.

«Bisogna coinvolgere enti locali, enti pubblici, sollecitare l’impegno delle istituzioni, valutare la possibilità di proporre questo luogo come sito di interesse culturale” come già egli stesso ha proposto in una lettera aperta, pubblicata dalle testate giornalistiche», ha poi aggiunto. Parla di «spazio di azione sociale, un discorso di passione ed economia», invece, il professor Alfonso Amendola che ha proposto varie suggestioni: «libreria Internazionale come impresa, passione e dimensione di collettività, dove il cuore è dato dai libri e dalle persone stesse che vi affluiscono intese come nucleo familiare»

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