Cronaca

Salerno, i dati Istat: boom di centenari, 12mila analfabeti

Non è una città per giovani: la provincia di Salerno registra un boom di centenari. Ce ne sono circa 200 sparsi in diversi comuni

Non è una città per giovani: la provincia di Salerno registra un boom di centenari. Ce ne sono circa 200 sparsi in diversi comuni. Ci sono, inoltre, ancora troppi analfabeti: 12mila per la precisione e oltre 2mila super-istruiti. Ecco il quadro che emerge dai dati Istat

Salerno, boom di centenari e di analfabeti

I dati Istat rivelano un calo della popolazione residente nel Salernitano. In otto anni ha perso 11mila 496 abitanti. l calo si riflette anche sulla città di Salerno che, tra il 2011 quando i residenti erano 132mila 608 e il 2019 che sono 131mila 556, perde 1.052 abitanti.

L’occupazione

Sul fronte occupazione, sono oltre 80mila le persone in cerca di lavoro e quasi 370mila gli occupati.

Gli ultracentenari

Sono 195 gli ultracentenari che risiedono a Salerno e provincia. Di questi, 153 sono donne e 42 gli uomini.

  • Salerno (38 ultracentenari, di cui 25 femmine e 13 maschi)
  • Eboli (10)
  • Battipaglia (9)
  • Capaccio Paestum (8)
  • Agropoli (7)
  • Cava de’ Tirreni (6)
  • Nocera Inferiore (6)

Gli stranieri

Gli stranieri residenti in provincia di Salerno sono diventati 55mila 266, di cui 15mila 504 rumeni, 10mila 55 marocchini e 8mila 90 ucraini. Nella città di Salernose ne contano 1.405 su 5mila 729 stranieri residenti. Tra questi ultimi, inoltre, ci sono anche 791 rumeni, 670 filippini e 321 georgiani.

Scolarizzazione

Sono appena 2mila 536 le persone che hanno conseguito un dottorato di ricerca o un diploma accademico di formazione alla ricerca. Sono invece 101mila 636.  quelli che hanno un titolo di studio terziario di secondo livello.

Ad avere un diploma di istruzione secondaria di II grado o di qualifica professionale sono 344mila 765; la licenza media o l’avviamento professionale o il diploma di istruzione secondaria di I grado, 307mila 434; la licenza elementare, 148mila 515 residenti.

Fonte: Il Mattino

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