Cronaca

Salerno, droga sequestrata al porto serviva per finanziare Hezbollah

Salerno, droga sequestrata al porto: l'inchiesta su Hezbollah dopo il maxi-sequestro operato lo scorso 30 giugno

La droga sequestrata in estate al porto di Salerno sarebbe proveniente dalla Siria e usata per finanziare Hezbollah, l’organizzazione islamica libanese riconosciuta come terrorista da molti Paesi.Lo riferisce il Jerusalem Post riprendendo un reportage della Bbc.

Salerno, le indagini sulla droga sequestrata al porto la scorsa estate

Lo scorso primo luglio, 84 milioni di pasticche di Captagon, una metanfetamina, furono sequestrate dalla Guardia di Finanza nel porto di Salerno, in un cargo insieme a oltre due tonnellate di hashish. Il valore della droga, che e’ stata distrutta pochi giorni fa in Italia, superava il miliardo di euro. La merce, come hanno appurato i finanzieri, proveniva dalla Siria. Il Captagon è definito la droga della Jihad.

È composto da anfetamina e altri stimolanti ed e’ molto diffuso nei Paesi del Golfo, soprattutto tra i militanti terroristi, perche’ riduce la capacita’ di giudizio ma aumenta la resistenza alla fatica e causa euforia e abbandono di inibizione, facendo sentire invisibile chi lo prova. Alcune pasticche furono trovate anche nel covo dei terroristi che nel 2015 furono responsabili degli attacchi al Bataclan di Parigi.

L’inchiesta

Secondo l’inchiesta della Bbc, mentre all’inizio gli inquirenti avrebbero puntato il dito contro l’Isis, adesso si crede che dietro la provenienza della droga ci sia il governo siriano e i suoi alleati libanesi di Hezbollah.

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